mercoledì 29 aprile 2015

LAGO MAGGIORE HALF MARATHON 2015

Quest'anno la LMHM non a potuto svolgersi nella sua data abituale di inizio marzo per la concomitanza con i campionati italiani master di corsa campestre a Torino, e così su veto della fidal Paolo Ottone, presidente della pro-motion società organizzatrice l'evento, ha dovuto ripiegare su una nuova data che tra altri appuntamenti importanti già in calendario e la festività della Pasqua è slittata fino a domenica 19 aprile.

La settimana di allenamenti in avvicinamento non è stata entusiasmante, dopo  la Biella-Graglia ho cercato di ottimizzare il recupero organico correndo solo lenti e inserendo un lavoro di qualità al mercoledì: delle ripetute sugli 800 metri per cercare di velocizzarmi ma che ho svolto con grande fatica fermandomi a 6 prove sulle 8 previste.
Nonostante ciò domenica mattina sento subito durante il riscaldamento con Sarah delle belle sensazioni, con gambe fresche e leggere. Il clima che ci accoglie al lago è poi quello ideale, cielo coperto e temperatura fresca al limite del freddo.
Il percorso è nuovo, inedito per me ma già presentato l'anno scorso; la partenza è a Verbania in direzione di Stresa senza passare dalla monotona zona industriale del tecnoparco, si transita in zona arrivo al quindicesimo chilometro per poi proseguire ancora tre chilometri e dopo aver effettuato un'inversione a U ritornare sulla stessa strada verso il traguardo di Stresa.

Gli iscritti sono più di due mila suddivisi in gabbie dietro il tappeto dello start. Io riesco a posizionarmi bene a ridosso del bel parterre d'elite in cui figurano nomi conosciuti e parecchi atleti del kenia ed etiopia. Tempo di scambiare due parole con l'amico Giuseppe playbeppe Bollini, un in bocca al lupo a Sarah e si parte!
I primi chilometri scivolano via facili, veloci. L'uscita da Verbania sulla statale per Fondotoce è in leggera pendenza favorevole e ciò mi aiuta a correre agile. Tempo che il gruppo si sgrana e mi ritrovo però ben presto da solo, davanti a me ho un gruppetto di una manciata di atleti a poche decine di metri e tento di ricucire il vuoto per accodarmi ma i miei sforzi sono inutili; il distacco rimane invariato e brucerei troppe risorse per tornargli sotto. Butto mezza occhiata dietro e vedo a una trentina di metri Giuseppe affiancato a un altro atleta. Decido quindi di mollare un filo il gas e farmi raggiungere da loro in modo da correre insieme e non stare da solo a battere i ritmo. Si va avanti così per alcuni chilometri fino in località Fondotoce, qui finisce il leggero falsopiano favorevole e incominciano leggere ondulazioni, sulla prima sento che i miei compagni perdono il contatto di qualche metro per poi rientrare subito, chiedo a beppe come sta "non benissimo" mi risponde. Io invece sto bene e mi sento efficace, gli faccio segno di stare dietro e sfruttare la scia ma nella successiva breve asperità a Feriolo i due ragazzi si staccano definitivamente.
Continuo col mio passo, sono entrato a pieno regime e passata la metà gara incomincio a capire che posso fare bene, le gambe girano bene e le sensazioni generali sono molto buone. Raggiungo un atleta sulla salita prima di Baveno e lo passo senza che reagisca, continuo nella mia azione e fino a raggiungere finalmente Stresa. Bello il passaggio tra due ali di folla, a sinistra c'è la struttura metallica dell'arrivo ma a concludere la gara manca ancora un quarto di gara. Vedo il pimpe! gli batto il 5 come ci eravamo promessi in chat giorni prima e mi metto alla caccia di due atleti che già da qualche chilometro stanno perdendo terreno nei miei confronti. La sede stradale è divisa in due corsie, a sinistra c'è quella del ritorno e lì volgo il mio interesse in attesa di vedere sbucare i primissimi in procinto di arrivare. Nel mentre mi distraggo dalla fatica che inizia a farsi sentire calcolando i chilometri che mi mancano al giro di boa guardando i cartelli posti sul mio senso di marcia e quelli sulla via di ritorno; non serve a niente ma mi aiuta a non pensare ad altro.
Ecco apparire la prima gazzella africana scortata da Paolo Ottone in bici, e via via a seguire le altre,... poi qualche faccia conosciuta e finalmente laggiù il giro di boa. L'inversione a U da fastidio alla gambe obbligate a interrompere il ritmo, ma ci do dentro perchè i due che mi precedono sono lì a portata di gamba!
E adesso poi è bellissimo incrociare gli atleti che seguono e fanno il tifo! Doping emozionale! Giù tutto il gas, sono a meno di due chilometri, vedo Sarah e le faccio segno con le dita "tu. sei terza" sicuramente capirà che mi riferisco alla classifica per nazionalità italiana. Sono sotto ai due, li aggancio e li passo in tromba. Adesso sono veramente al limite, sento voci degli incitamenti dai frank,... dai zio,.... alè franchino,... ma  riesco  a rispondere a malapena con un gesto.
Al ventesimo guardo il crono, non l'avevo ancora mai fatto, sono sull'ora e dieci e poco più,.... forse riesco a stare a stare sotto i 74'! E' gara nella gara e laggiù, in fondo, sul traguardo il crono giallo inesorabilmente va avanti tic-tac tic-tac,...

Una lunghissima volata contro il tempo mi fa piombare sul traguardo un solo secondo sotto il muro dell'ora e quattordici, poi arrotondato dal real time in 1:13'58'' di belle emozioni!

sabato 18 aprile 2015

PASQUETTA A NEIVE 2015 + BIELLA-GRAGLIA 2015

Veloce doppio post a raccontare le due gare che ho affrontato nell'ultima settimana.

Il giorno di Pasquetta, 6 aprile, come sempre ho cercato di essere presente a una classicissima competitizione del cuneese a cui partecipo sempre volentieri per la bellezza del percorso che si svolge nell'immediato circondario della colline langarole di Neive. Quest'anno la macchinata è ricca, infatti insieme a me e Sarah ci sono suo fratello Than e da Parma Federica Fotia.
Il tracciato è il solito che prevede una prima salita che da subito dopo lo start ci porta in due chilometri fin su al borgo storico di Neive per poi buttarci in discesa fino ad arrivare a risalire intorno al sesto chilometro per la seconda e ultima volta prima della picchiata finale al traguardo.
Le mie condizioni sono abbastanza buone anche se non eccezionali, corro la mia gara senza grandi pretese ma con gran impegno.
Concludo in sesta posizione assoluta, con un crono di 36'02'' sui dieci chilometri da garmin, di solo 10'' più lento della mia ultima partecipazione nel 2013.

Sette giorni dopo si gareggia di nuovo, nel biellese questa volta e in un manifestazione per me inedita: la "Biella- Santuario di Graglia" dietro l'ottimo consiglio di Sarah.
Il percorso, che mi sono studiato bene prima di affrontarlo tra altimetrie e racconti, prevede dopo la partenza da Biella un primo tratto in leggera discesa per poi dal quarto chilometro presentare una lunga salita di sette chilometri e circa 450 metri di D+. Non conoscendo l'entità della salita parto un pelo accorto tenendomi nel gruppetto inseguitore i primi. Le sensazioni sono buone ma noto da subito che il mio impegno è oltre il normale rapportato a questa prima fase di gara, e pensare che stiamo scendendo! Quando però la strada s'impenna il discorso cambia come era avvenuto alla "Biella Piedicavallo" un mese fa, mi ritrovo a condurre un'azione efficiente e poco alla volta sgrano il gruppo ritrovandomi davanti al diretto inseguimento degli atleti che erano partiti più lesti. Il gap col ragazzo in quarta posizione si riduce sempre più, la salita non è costante ma alternata ad alcuni brevi punti pianeggianti o addirittura in contropendenza che permettono di rifiatare quel giusto e a non far appesantire le gambe. A metà della salita lo agguanto lui non reagisce al mio sorpasso e continuo da solo la caccia al terzo che è là davanti a poche centinaia di metri. Salgo su bene, sempre con un'azione in buona spinta. L'ultimo tratto è il più ripido, saranno sette-ottocento metri piuttosto in piedi, lo sguardo intercetta già la sagoma del Santuario e i cartelli chilometrici posti dalla perfetta organizzazione mi avvisano che manca poco. Tornante a destra, il tifo del pubblico, tornante a sinistra e infine subito a destra. L'arrivo sul piazzale del Santuario,... peccato solo che il ritardo sul terzo era troppo!
Concludo in quarta posizione, molto soddisfatto della mia prestazione e delle sensazioni provate, nonchè per aver trovato un'altra bella gara a me prima sconosciuta.

L'appuntamento da queste parti è al 2 giugno, dove da poco sopra questo arrivo partirà la "2 Santuari Running", gara di 19 chilometri che collega Graglia con Oropa.

 Nei pressi di Neive,...

...e di Graglia!

martedì 7 aprile 2015

TEST PERCORSO 21 KM BAROLO E CASTELLI DELLE LANGHE 2015


Durante la scorsa settima Sarah si era sentita telefonicamente con il presidente della Triangolo Sport Massimo Casagrande, organizzatore della famosa Ecomaratona del Barbaresco di novembre e della prossima 21 km Barolo e Castelli delle Langhe, che non è altro che la prima delle due gare che nel 2013 vennero proposte come Make I Double-La Maratona del Barolo in due giorni per le strade di langa. Durante questo loro contatto c'era stato un reciproco interesse a provare il percorso della gara e così, giovedì mattina di buon ora siamo arrivati a Grinzane Cavour dove ci siamo visti con Massimo e il suo collaboratore Alessandro e poi tutti insieme ci siamo trasferiti a La Morra da dove siamo partiti correndo in direzione Verduno.

La giornata era stupenda, cielo azzurro leggermente graffiato da nuvolaglia, temperatura fresca e una gradevole brezza. Il panorama che si gode correndo su queste strade in giornate come queste è davvero eccezionale: il colpo d'occhio va dalla catena delle Alpi con il Monviso che domina su tutto alle rinomate colline di langa coltivate in modo maniacale a vigna. E propio su queste strade verrà corsa la mezza maratona il 10 maggio che toccherà alcuni tra i più bei paesi della zona caratterizzati dai loro secolari castelli che dominano in cima ai brich le terre sottostanti.
Da un punto di vista tecnico potrebbe sembrare una gara facile con un andamento pressochè a scendere, bisogna però saperla interpretare bene perchè se è vero che la prima parte tendenzialmente scende, la seconda metà invece presenta un continuo munta-e-cala con alcune rampe anche impegnative che potrebbe essere fatale per chi è partito a briglie troppo sciolte. La parte più bella per me? La strada bianca in mezzo alle vigne che si vede nell'ultima foto qui sotto!
Ovviamenti iscritti!

Copio-incollo il mio report di due anni fa:
I primi chilometri di gara sono in discesa, le gambe girano abbastanza bene e anche il ritmo è buono, sono nel gruppetto di testa con i favoriti Walter Sartor e Michele Evangelisti e un'altra manciata di atleti. Corriamo facile, la pendenza favorevole aiuta fino al primo cambio in salita che ci porta nel centro storico di Verduno a lambire il castello per poi ributtarci in discesa verso Roddi. Inizio a perdere contatto coi battistrada, i cinque giorni di stop assoluto da dopo la mezza di Vigone mi hanno comunque appesantito un pò e il percorso non è dei più semplici, inoltre nei tratti a scendere patisco leggermente per il problema al piede e ciò non mi fa correre tranquillo, non riesco a concentrarmi, mi innervosisco. La scenografia però aiuta, corriamo in mezzo a un mare di vigne e nei punti più alti e aperti godiamo di un panorama meraviglioso, vada come vada già questo ha meritato il rischio di partire stamattina.

Oltrepassata la metà gara un'impegnativa salita ci porta a imboccare uno sterrato che attraversa alcune vigne per ritornare sull'asfalto in località Santa Maria, vengo raggiunto e superato da un atleta della Mokafè in gara solo oggi, stiamo insieme per il tratto in discesa poi lui nel piano si avvantaggia poco alla volta. Incomincia un lungo piattone verso Grinzane, inizio ad accusare la fatica, le gambe si fanno pesanti e correre da solo non aiuta. Intorno al diciottesimo mi aspetta in bici Costanza al ritorno dal suo allenamento, due parole di conforto mi aiutano a distrarmi fino all'ingresso in Grinzane, due svolte e so cosa mi aspetta: l'ultimo chilometro e mezzo di gara quasi completamente i salita. Ci ridevo sopra, in mattinata per sdrammatizzare e adesso è lì che mia aspetta. Dietro di me Alessandro Persini, un atleta ossolano in gara entrambi i giorni, è in ritardo di un centocinquanta metri: un vantaggio che anche in ottica di classifica generale voglio conservare fino al traguardo, sarà utile eventualmente domenica partire con qualche secondo di vantaggio sul diretto avversario.

Soffro parecchio ma riesco nel mio intento, la rampa in ciotolato sotto il castello è un muro fortunatamente breve, sul piazzale che si apre sulle colline circostanti è posto il traguardo che taglio dopo un'ora e ventidue minuti. 

Per quanto riguarda gli ultimi chilometri abbiamo infine provato una variante che porterebbe a tagliare il lungo rettilineo piattone che da Santa Maria conduce al bivio sulla provinciale da dove poi inizia la salita finale di circa un chilometro che ci porterà al piazzale ai piedi del castello di Grinzane Cavoer dove sarà posto il traguardo.

Il primo comunicato stampa:
Alba 31 marzo 2015. La primavera porterà agli sportivi del podismo due grandi appuntamenti che di svolgono su già collaudati percorsi nelle colline delle Langhe.
Triangolo Sport, l'associazione organizzatrice, ripropone le due manifestazioni primaverili ,entrambe giunte alla seconda edizione, che all'esordio avevano raccolto positivi e appassionati commenti sia tra i runner piemontesi che tra i molti giunti da diverse regioni italiane e anche dall'estero.
La Barolo e Castelli delle Langhe del 10 maggio si correrà sulla distanza di Km. 21, prevalentemente su asfalto, e attraverserà nel cuore e ai piedi dei loro Castelli, i bellissimi e caratteristici paesi della Langa del Barolo di La Morra, Verduno, Roddi e Grinzane Cavour. Il Ritrovo sarà a Grinzane Castello da dove con Bus Navetta i partecipanti saranno condotti a La Morra sede di partenza, che è posizionata sullo spettacolare Belvedere di Piazza Castello. Un percorso quindi a "scendere" e nello spettacolo delle colline che non mancherà di divertire i partecipanti sino all'arrivo posto sul piazzale del Castello di Grinzane Cavour.
Gli atleti più allenati e amanti della corsa in natura saranno i protagonisti il 2 giugno della Barbaresco-Barolo UltraTrail 50K, Un percorso prevalentemente sterrato, fatto di sentieri, in parte curati, capezzagne, ma anche di tratti aspri e selvaggi nei boschetti di Langa, creste panoramiche con viste mozzafiato e caratteristici saliscendi con un dislivello complessivo di circa 1830 metri e una distanza da percorrere di 50 km per unire i due grandi nobili vini piemontesi in un itinerario impegnativo ma di rara bellezza.
I comuni attraversati sono Barbaresco, Neive, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Borgomale, Benevello, Lequio Berria, Albaretto Torre, Rodello, Sinio, Serralunga d'Alba, Castiglion Falletto, Barolo.

Le iscrizioni sono aperte e si effettuano dal sito di triangolosport.it, e comprendono entrambe anche una camminata libera a tutti, per amici e accompagnatori (rispettivamente a Grinzane e a Barolo). E' previsto un numero massimo di iscritti.
Il calendario 2015 di Triangolo Sport sarà completato dagli eventi autunnali, con Corri sotto le torri Alba nel cuore del 20 settembre per tutti, e poi con la grande Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo Bianco del 1 novembre 2015 per agonisti sulle classiche distanze di Km 42,195 e 21.

Per informazioni consultare il sito www.triangolosport.it o la pagina facebook oppure scrivere a info@triangolosport.it

Vieni a sfidare le Langhe, ti abbracceranno !!!
Qui seguito la traccia del percorso, non ancora definitivo: https://www.strava.com/activities/277973446; il link alla mia esperienza del 2013:  http://lagrandecorsadifranchino.blogspot.it/2013/05/maratona-del-barolo-make-it-double.html e a seguire alcune foto della prova:

venerdì 3 aprile 2015

1a SANTANDER MEZZA MARATONA CITTA' DI TORINO 2015

La scorsa domenica la città di Torino ha visto nascere una nuova gara, organizzata dalla mia società Base Running appoggiata dal main sponsor Santander che dà così il nome a questo inedito week-end all'insegna delle gare, mezza maratona in primis e una 10 km abbinata che si sono corse nella giornata di domenica precedute da un warm up benefico a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo che invece si è corso, o meglio camminato, sabato mattina.

Non nascondo che ci tenevo particolarmente a questa gara, senza l'illusione di fare chissà quale exploit ma fiducioso di correre una buona prestazione, forte della bella prova di soli sette giorni prima alla Biella Piedicavallo e delle sensazioni riscontrate durante gli allenamenti. Ma, ahimè, non avevo fatto i conto con l'oste,...
Domenica mattina piazza San Carlo, il salotto buono di Torino è gremita da circa 2500 runners, pronti a sfidarsi sulla doppia distanza prevista dei 10 o 21 km. La formula è quella del circuito a doppio giro, dal pieno centro della città ci porteremo fino sulle rive del Po, toccandole da entrambe le sponde su corso Casale e poi lungo i vialetti del Valentino, per poi ritornare verso la zona arrivo.
Siamo in tantissimi sotto il gonfiabile della partenza, ma fortunatamente riesco a partire in primissima fila. Speaker, musica, staffette motorizzate,... tutto pronto come sovviene nei grandi eventi: i ragazzi dell'organzizazione hanno fatto veramente un ottimo lavoro!
Allo sparo di pistola un fiume colorato invade via Roma, per poi riversarsi su piazza Castello e da qui su via Po in direzione del grande fiume. Scatto davanti piuttosto lesto, a occhio riconosco i concorrenti impegnati sulla distanza più corta che battono da subito un ritmo forsennato. Parto veloce, forse troppo, ma pensando che i primi chilometri presentano una leggera pendenza favorevole non mi stupisco dei parziali leggermente più rapidi del previsto.
Come ho accennato prima non tutto è andato per il verso giusto perchè fin da subito ho patito di una strana sensazione di pesantezza alle gambe che non mi ha permesso di esprimermi come avrei voluto. Ho così deciso di rallentare un filo il ritmo e sperare che, come mi è già successo alcune volte passata la prima metà di gara, le gambe si svegliassero; e in effetti a conclusione del primo giro ho avuto una buona ripresa, ritrovando una corsa rotonda ed efficace. Peccato però  che sta gioia non è durata tanto, e intorno al quindicesimo chilometro, sui vialetti del mio amato parco del valentino che conosco a memoria sono ripiombato nella situazione precedente, cosa che mi ha fatto definitivamente perdere velleità agonistiche e fatto tirare i remi in barca, con l'unico obiettivo di portare le gambe al traguardo.
Concludo così questa mia opaca prestazione in tredicesima posizione con 1:16'45'', tempo e piazzamento non da buttare ma raggiunti senza belle sensazioni.