Ebbene sì, la mia prima esperienza sulla distanza della maratona si è conclusa mestamente al 27° chilometro. Senza tanti giri di parole o scuse ho semplicemente finito la benzina e anzichè continuare quello che sarebbe diventato un calvario ho preferito fermarmi, seppur con la tristezza nel cuore.
La trasferta fiorentina è incominciata sabato mattina al parcheggio del casello di Mondovì dove mi incontro col socio Augusto e le
sue due atleta Manuela e Cinzia anch'esse come me all'esordio sulla distanza (concluderanno con un real time di 4:41', pensare che temevano di non riuscire a stare nel tempo massimo di 6:00'!). Viaggio tranquillo verso Firenze e primo approccio col clima gara all'expo per il ritiro dei pettorali. Mi incontro subito con Furio e poi all'uscita con
Matteo e
Andrea. Dopo essere passati in albergo passeggiatina
proshopping pre gara e cena con i bloggers organizzata alla perfezione dal padrone di casa
Matteo dove finalmente posso dare un volto "dal vivo" a diversi amici.
Domenica mattina ci svegliamo tutti presto, colazione e ritrovo sul piazzale Michelangelo da dove partirà la gara. Breve riscaldamento con Augusto che poi scorterà Manuela e Cinzia per i primi 5 chilometri ed entro con
Andrea in gabbia. Chiacchieriamo tranquilli e il tempo d'attesa scorre velocemente. Allo sparo la mia sensazione di essere in buona posizione è contraddetta da un muro di persone, "ma da dove sono usciti tutti questi?" chiedo sorridendo ad Andrea mentre facciamo lo slalom gigante per riuscire a correre più agevolmente. I primi 5 km sono in discesa, sto molto bene e le gambe girano da sole. Circa al 3° km raggiungo
Jerome alla sua 15esima esperienza in maratona, lo saluto e corro al suo fianco. Passaggio al 5° km in poco più di 18', un pò velocino ma non mi preoccupo considerata l'altimetria favorevole. I secondi 5 km li corro leggermente più lenti, sul passo dei 3'39''/km e così fino al 15° km quando decido di rallentare ancora un pelo perchè ritengo il ritmo del gruppetto al quale sono in scia troppo rapido. Transito alla mezza in 1:18'30'' e dopo un paio di chilometri il fattaccio. Di punto in bianco inizio ad accusare una leggera pesantezza alle gambe, rallento leggermente e assumo mezzo gel ma ormai è troppo tardi. La corsa inizia a farsi più appesantita, provo a rallentare ancora un chilometro per vedere se la crisi, che mi aspettavo ma più avanti, passi ma niente da fare. Il cavalcavia prima del del 25° km mi da il colpo di grazia. Con un pizzico di orgoglio anzichè tirare dritto e ritrovarmi in zona deposito borse svolto a destra continuando sul tracciato di gara ma quando mi volto e vedo su di una vetrina il riflesso del mio fantasma che corre decido che ad andare avanti mi farei solo del male. A pochi passi dal cartello del km 27 metto la freccia a destra e mi ritiro.
E' andata così, pazienza. Anche le delusioni e i fallimenti fanno esperienza.
L'amarezza e la delusione iniaziale sono comunque stemperate dalla consapevolezza di averci provato e di aver trascorso un bel fine settimana di sport e di amicizia. Chissà se a breve ci riproverò... ;-)