La prima telefonata dopo il ritiro durante la Maratona di Firenze l’avevo fatta a Germano, per spiegargli a caldo cosa fosse successo. Alla fine della chiamata mi spiazza con un “beh nessun problema, ci riproviamo a Reggio Emilia tra due settimane”. Lì per lì fui preso molto alla sprovvista e sinceramente pensavo di lasciare cadere le sue parole nel vuoto. La voglia di riscossa però era tanta e neanche 24 ore dopo mi ero già iscritto alla Maratona del Tricolore e prenotato l’albergo.
Le due settimane tra le due manifestazioni le ho vissute in una sorta di purgatorio atletico, ad ogni uscita di corsa provavo pessime sensazioni e sinceramente non sapevo se mi si sarebbero aperte le porte dell’inferno con un altro fallimento o del paradiso portando a casa una dignitosa prestazione. Solo negli ultimi tre giorni le gambe hanno iniziato a girare nuovamente a regime, di lavori specifici giusto un paio ma svolti solo discretamente. Non la migliore premessa per presentarsi sulla linea di partenza!
La trasferta di Reggio Emilia per non sbagliare la condivido con tre amici che di maratone ne hanno corse giusto un paio: Roberto 179, Claudio 85 e Leo 19. Tra ritiro pettorale all’expo, una passeggiata per il centro e un’ottima pizza mi ritrovo senza quasi accorgermene in camera d’albergo a spillare il pettorale sulla canottiera. Domenica mattina ci si ritrova all’interno del palazzetto dello sport sede dell’expo e centro logistico, un’ottima soluzione come dal resto tutta l’organizzazione. Da molti avevo sentito tessere le lodi per come viene gestito questo evento e devo dire che avevano proprio ragione. Incontro e saluto con piacere lo zio Stev, ovvero Stefano Benfatti, motore e anima della Traslaval. Arrivano poi gli amici di Running Forum Jean e Carlo accompagnati da Silvia; anche loro oggi vivranno una giornata molto intensa.
Con calma mi cambio e attendo l’orario della partenza al caldo sulle gradinate. Ho deciso di non fare un vero riscaldamento, mi preparo con esercizi di streatching e di mobilità articolare. A dieci minuti dalla partenza mi reco in griglia, scambio due parole con lo zio Stev che mi racconta che il prossimo anno toccherà le 100 maratone corse e attendo il via.
Allo sparo parto tranquillo, corro i primi chilometri al fianco di Jean e Carlo per scaldarmi, poi poco alla volta inizio a sopravanzare qualche atleta cercando un gruppetto che possa viaggiare ad un ritmo per me consono. Lo trovo, siamo circa una decina e il passo è poco sopra i 3’50’’/km. L’altimetria di questa gara è abbastanza mossa, i primi 17 chilometri presentano una leggero ma continuo falsopiano a salire. Sto nel gruppo, sto bene e corro sciolto. Il ritmo è regolare e scandito da un atleta straniero che sembra stia passeggiando per la facilità di corsa. Anche a me pare di correre sottoritmo, ma onde evitare guai sto lì buono buono. Passano così i primi 15 chilometri, da quando inizio a integrare con i gel che mi sono portato. Purtroppo i ristori sono un po’ problematici, al primo ho preso una bottiglietta d’acqua frizzantissima che mi pareva Acqua Bertier di fantozziana memoria. Dal secondo in poi solo bicchieri che tra guanti e mani fredde mi versavo metà addosso. Al 25 esimo poi credevo di aver preso del the invece era un integratore salino da un saporaccio inenarrabile.
Dopo lo scollinamento del km 17 l’altimetria diventa favorevole e ciò ci permette di correre sotto i 3’50’’/km agevolmente, in alcuni momenti mi ritrovo a condurre il gruppetto, c’è collaborazione tra di noi. Passo al rilevamento della mezza in 1:21’30’’, sto ancora bene e inizio a essere fiducioso sulla buona riuscita della gara ma so anche che sono solo a metà fatica e il bello deve ancora arrivare. Poco prima del cartello del km 25 affrontiamo una salitella breve ma impegnativa, in cima c’è il ristoro e in quel momento il gruppo inizia a sgranarsi. Un paio d’atleti si avvantaggiano mentre la maggior parte rimane attardata. Io decido di proseguire col mio passo, il percorso è leggermente ondulato e inizia un prendersi, lasciarsi e riagganciarsi con diversi atleti. Poco dopo il km 28 la salita più aspra, la patisco un pelo di più anche per un vento contrario freddo che mi da fastidio. Un borbottio sale dallo stomaco, per sicurezza decido di non assumere il secondo gel e poco dopo tutto rientra alla normalità. Dal km 30 riesco ancora a mantenere costante il ritmo ma dal 35 esimo inizio ad accusare la stanchezza, mancano 7 chilometri, il gesto si appesantisce e rallento leggermente l’andatura. Le Vomero con cui ho deciso di affrontare la gara mi aiutano in questi frangenti ammortizzando l’appoggio a terra che in alcuni punti diventa rumorosa per mancanza di elasticità e reattività nei piedi. Dopo il sottopassaggio del km 37 che affronto col timore che il femorale sinistro inizi a fare male dal momento che da qualche chilometro è indolenzito si entra in città, finalmente è presente il pubblico ai lati della strada e dal tifo si assumo qualche stilla di energia. Riesco addirittura a rilanciare sul ritmo, il traguardo è ormai vicino è sono certo che ormai la gara la porto a casa. Sento la voce dello speaker, poche curve e c’è il rettilineo d’arrivo che oltrepasso mentre il display del cronometraggio ufficiale è da due secondi oltre le 2:43’.
E’ andata! Prima maratona conclusa finalmente! Sono contento e soddisfatto sì, ma stranamente poco emozionato. A caldo non è scattato quel feeling che invece mi aveva rapito quando conclusi la mia prima mezza maratona o quando partecipai al primo giro a tappe. Forse perché mi sono avvicinato a Reggio quasi col peso di doverla terminare, con un atteggiamento quindi diverso dal mio solito che è invece quello di divertirmi. Ciò non toglie che probabilmente nell’autunno del prossimo anno ci riproverò, questa volta con l’obiettivo non impossibile di scendere sotto i 160’.
Dopo il ristoro del dopo gara mi reco al palazzetto dello sport per cambiarmi: per salire le scalinate mi devo impegnare non poco. Ho qui il piacere di conoscere Kayak Runner, che conclude soddisfatissimo sotto le tre ore. A seguire ritrovo Jean e Carlo, oggi hanno corso battendo il loro personale e chiudendo in 2:50’. Considerando il percorso e alcuni problemi pratici che hanno dovuto affrontare (Carlo è non vedente e Jean la sua guida) hanno compiuto un’ottima prestazione. Bravi ragazzi, vi rinnovo i miei complimenti e la mia sincera ammirazione. A sorpresa scopro anche di essermi aggiudicato il Challenge di Podisti.Net, una particolare classifica interna a cui partecipavano suddivisi in diverse categorie gli iscritti al sito che si fossero segnalati.
Che dire… non potevo chiedere di più da questo fine settimana all’insegna dello sport e dell’amicizia. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che mi hanno seguito, commentato, incitato e cazziato in queste ultime due settimane tra mail, commenti e sms. Eravate tutti con me sulla salita del 28esimo chilometro. Potevate spingermi un po’ pero… :-D
Le due settimane tra le due manifestazioni le ho vissute in una sorta di purgatorio atletico, ad ogni uscita di corsa provavo pessime sensazioni e sinceramente non sapevo se mi si sarebbero aperte le porte dell’inferno con un altro fallimento o del paradiso portando a casa una dignitosa prestazione. Solo negli ultimi tre giorni le gambe hanno iniziato a girare nuovamente a regime, di lavori specifici giusto un paio ma svolti solo discretamente. Non la migliore premessa per presentarsi sulla linea di partenza!
La trasferta di Reggio Emilia per non sbagliare la condivido con tre amici che di maratone ne hanno corse giusto un paio: Roberto 179, Claudio 85 e Leo 19. Tra ritiro pettorale all’expo, una passeggiata per il centro e un’ottima pizza mi ritrovo senza quasi accorgermene in camera d’albergo a spillare il pettorale sulla canottiera. Domenica mattina ci si ritrova all’interno del palazzetto dello sport sede dell’expo e centro logistico, un’ottima soluzione come dal resto tutta l’organizzazione. Da molti avevo sentito tessere le lodi per come viene gestito questo evento e devo dire che avevano proprio ragione. Incontro e saluto con piacere lo zio Stev, ovvero Stefano Benfatti, motore e anima della Traslaval. Arrivano poi gli amici di Running Forum Jean e Carlo accompagnati da Silvia; anche loro oggi vivranno una giornata molto intensa.
Con calma mi cambio e attendo l’orario della partenza al caldo sulle gradinate. Ho deciso di non fare un vero riscaldamento, mi preparo con esercizi di streatching e di mobilità articolare. A dieci minuti dalla partenza mi reco in griglia, scambio due parole con lo zio Stev che mi racconta che il prossimo anno toccherà le 100 maratone corse e attendo il via.
Allo sparo parto tranquillo, corro i primi chilometri al fianco di Jean e Carlo per scaldarmi, poi poco alla volta inizio a sopravanzare qualche atleta cercando un gruppetto che possa viaggiare ad un ritmo per me consono. Lo trovo, siamo circa una decina e il passo è poco sopra i 3’50’’/km. L’altimetria di questa gara è abbastanza mossa, i primi 17 chilometri presentano una leggero ma continuo falsopiano a salire. Sto nel gruppo, sto bene e corro sciolto. Il ritmo è regolare e scandito da un atleta straniero che sembra stia passeggiando per la facilità di corsa. Anche a me pare di correre sottoritmo, ma onde evitare guai sto lì buono buono. Passano così i primi 15 chilometri, da quando inizio a integrare con i gel che mi sono portato. Purtroppo i ristori sono un po’ problematici, al primo ho preso una bottiglietta d’acqua frizzantissima che mi pareva Acqua Bertier di fantozziana memoria. Dal secondo in poi solo bicchieri che tra guanti e mani fredde mi versavo metà addosso. Al 25 esimo poi credevo di aver preso del the invece era un integratore salino da un saporaccio inenarrabile.
Dopo lo scollinamento del km 17 l’altimetria diventa favorevole e ciò ci permette di correre sotto i 3’50’’/km agevolmente, in alcuni momenti mi ritrovo a condurre il gruppetto, c’è collaborazione tra di noi. Passo al rilevamento della mezza in 1:21’30’’, sto ancora bene e inizio a essere fiducioso sulla buona riuscita della gara ma so anche che sono solo a metà fatica e il bello deve ancora arrivare. Poco prima del cartello del km 25 affrontiamo una salitella breve ma impegnativa, in cima c’è il ristoro e in quel momento il gruppo inizia a sgranarsi. Un paio d’atleti si avvantaggiano mentre la maggior parte rimane attardata. Io decido di proseguire col mio passo, il percorso è leggermente ondulato e inizia un prendersi, lasciarsi e riagganciarsi con diversi atleti. Poco dopo il km 28 la salita più aspra, la patisco un pelo di più anche per un vento contrario freddo che mi da fastidio. Un borbottio sale dallo stomaco, per sicurezza decido di non assumere il secondo gel e poco dopo tutto rientra alla normalità. Dal km 30 riesco ancora a mantenere costante il ritmo ma dal 35 esimo inizio ad accusare la stanchezza, mancano 7 chilometri, il gesto si appesantisce e rallento leggermente l’andatura. Le Vomero con cui ho deciso di affrontare la gara mi aiutano in questi frangenti ammortizzando l’appoggio a terra che in alcuni punti diventa rumorosa per mancanza di elasticità e reattività nei piedi. Dopo il sottopassaggio del km 37 che affronto col timore che il femorale sinistro inizi a fare male dal momento che da qualche chilometro è indolenzito si entra in città, finalmente è presente il pubblico ai lati della strada e dal tifo si assumo qualche stilla di energia. Riesco addirittura a rilanciare sul ritmo, il traguardo è ormai vicino è sono certo che ormai la gara la porto a casa. Sento la voce dello speaker, poche curve e c’è il rettilineo d’arrivo che oltrepasso mentre il display del cronometraggio ufficiale è da due secondi oltre le 2:43’.
E’ andata! Prima maratona conclusa finalmente! Sono contento e soddisfatto sì, ma stranamente poco emozionato. A caldo non è scattato quel feeling che invece mi aveva rapito quando conclusi la mia prima mezza maratona o quando partecipai al primo giro a tappe. Forse perché mi sono avvicinato a Reggio quasi col peso di doverla terminare, con un atteggiamento quindi diverso dal mio solito che è invece quello di divertirmi. Ciò non toglie che probabilmente nell’autunno del prossimo anno ci riproverò, questa volta con l’obiettivo non impossibile di scendere sotto i 160’.
Dopo il ristoro del dopo gara mi reco al palazzetto dello sport per cambiarmi: per salire le scalinate mi devo impegnare non poco. Ho qui il piacere di conoscere Kayak Runner, che conclude soddisfatissimo sotto le tre ore. A seguire ritrovo Jean e Carlo, oggi hanno corso battendo il loro personale e chiudendo in 2:50’. Considerando il percorso e alcuni problemi pratici che hanno dovuto affrontare (Carlo è non vedente e Jean la sua guida) hanno compiuto un’ottima prestazione. Bravi ragazzi, vi rinnovo i miei complimenti e la mia sincera ammirazione. A sorpresa scopro anche di essermi aggiudicato il Challenge di Podisti.Net, una particolare classifica interna a cui partecipavano suddivisi in diverse categorie gli iscritti al sito che si fossero segnalati.
Che dire… non potevo chiedere di più da questo fine settimana all’insegna dello sport e dell’amicizia. Un ringraziamento particolare a tutti coloro che mi hanno seguito, commentato, incitato e cazziato in queste ultime due settimane tra mail, commenti e sms. Eravate tutti con me sulla salita del 28esimo chilometro. Potevate spingermi un po’ pero… :-D
52 commenti:
Fantastico(seguono svariate o)!!!!!!
PS. Senti maaaa il 20 alla maratonina torna a trovarci la nostra Anna maratoneta di forlì di sede a Roma..visto il viaggio che si sobbarca per una non competitiva, puoi chiedere al tuo amico compagno Alessandro se tiene una majetta anche per lei, mi pare il minimo!
La bevuta la si potrebbe organizzare anche la sera (se mi confermano le ferie)..o perché no una pizza???
Grazie Guido. rganizza il papà Nicola, non Alessandro. Stasera chiedo a Costanza che domani ve in negozio se ci sono ancora le magliette. Per domenica sera si può fare tranquillamente ovviamente mangiamo, avevo anche chiesto da Stoppre per i vostri turni.
Mi ripeto: Cambio di categoria: TOP RUNNER
Complimenti franco, alla fine c'e l'hai vinta questa medaglia di maratoneta. Che bella gara hai fato solo 2 settimane dopo Firenze. 2h43' è un tempo ottimale, sai che ho vinto piu di 30 minuti tra la mia prima maratona e adesso... Se fai lo stesso allora finirai sul podio!
Ancora complimenti e adesso riposo completto! Mi racommando, voglio competere con te sui cross...
Jérome
Grande gara interpretata alla perfezione,complimenti!
Grande Frank, son contento che hai raggiunto il tuo obbiettivo, mi sà che se ci credi e ci dai sotti te sceni anche sotto 2.30 ciao alfredo
Ecco perchè sei andato così "piano": ti stavamo tutti sulle spalle!!
Va là che hai fatto una bella corsa, festeggia, paga da bere agli amici vicini e non scordare un brindisi per quelli lontani...
Anzi ora esco e la birra di stasera la segno sul tuo conto!!
complimenti grande gara. era solo questione di tempo!
che spettacolo leggervi quando riuscite con tanta naturalezza.... io ci avrei scommesso! ;D
belle emozioni, aspettavo sto racconto, non te la sei gustata? e ke te credevi de fa' na scampagnata?
batti il ferro quando e' caldo, ma non te dimentica' delle gare corte!!
ciao GRANDE FRANK!!
I miei complimenti Franchino sei stato fantastico. Sempre in controllo totale, grande gara davvero ed è solo la prima. Alla prossima farai sicuro i 160'
Ciao
BRAVO BRAVO BRAVO - Secondo me la maratona è una gara da preparare e da fare soprattutto con la testa! ecco perché fosse non hai gioito troppo per il risultato finale.
Nella prossima sarari più conscio dei tuoi mezzi e soprattutto convinto di quello che vai a faree tutto sarà differente!!!
Te credo che non ti dei divertito, hai corricchiato rispetto ai tuoiritmi :)
In autunno vogliamo 2:29:59 almeno :)
letto tutto! Bravissimi Franchino, Jean e Carlo !!! La dimostrazione che Passione, costanza, autocontrollo portano lontano. E questo non è che l'inizio...
Bravissimo, Frank! Sono davvero contento! Complimenti per averci creduto nonostante il problema di Firenze!
Sei stato ripagato della lunga preparazione e degli sforzi fatti. A Firenze non era facile, ma a Reggio, con il ricordo di quello che ti era successo due settimane prima, era ancora più difficile...
PS: Bellissimo il riferimento all'episodio di Fantozzi. Mi chiedo ancora come sia possibile che venga servita acqua frizzante ai ristori. Non fa altro che creare problemi allo stomaco e rendere difficoltoso il respiro. Visto che probabilmente la mettono perché a qualcuno piacerà berla, che almeno la segnalino in maniera adeguata!!!
Bella Franco, è in cascina.
Vedrai che dalla prossima non sentirai + la pressione di dover arrivare e sarai tranquillo anche ad aprire il gas.
Così potrai veramente fare il tempo che vali... ma ricorda che comunque al 39esimo la spia segnerà rosso e sarà un gran culo !
Io solo una cosa ho da dire per Franchino.
BRAVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Bhe sei trato il mio first contact con i blog trotter quasi 2 anni fà in val di fiemme e poco poco c'è un'affinità elettiva. Perciò il tifo per te è sempre doppio. RIBRAVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
bè che dire, eri in una condizione psicologica non facile, ovvero prima di tutto finire la gara e allo stesso tempo, dimostrare a te stesso ( ovviamente per l'autostima ), che potevi chiudere in un tempo dignitoso.
Direi che l'equilibrio l'hai trovato, come hai detto tutto tu però, non sei entrato in quella trans agonistica che ti fa' sentire un semidio, in un misto di soferenza ed esaltazione perchè le gambe vanno lo stesso !
primo obbiettivo ,raggiunto, feeling con la distanza conosciuto, ora dalla prossima puoi studiarti le strategie per limare qualche minuto già tra 4 mesi ? milano ? treviso ? padova ? roma ? o torino 2010 a novembre ?
fammi solo un favore, con tutto le gare che ci sono in italia, prima di andare a new york scendi sotto le 2.30 qui !!
I miei complimenti ... ieri ero anche io a Reggio ... ho fatto il personale ... ma sono arrivato un bel pezzo dopo di te :D
Sarei curioso di vedere la scena quando dici "[...]sembra stia passeggiando per la facilità di corsa[...]"
Maratoneta Frank complimenti!!! Gran bel report per una gara saggia e regolarissima!! Certo che vali meno di 160'...molto meno...! Ma non ti sei divertito neanche un pochetto?..;-) GRANDE!
Franco, ti avessi conosciuto prima, mi sarei attaccato alla tua maglietta, altro che spingerti!! Hai fatto una prestazione superba e il tuo obiettivo deve essere 2:30, credici. Alla prossima, ciao.
Bel racconto e gran bella gara... dell'acqua gasata me ne ricordo pure io, forse unico neo dell'organizzazione, io quando l'ho corsa pioveva e faceva freddo, loro davano spugnaggi con accqua caldissima...
Ancora grande Frank... fammi parlare con Germano ti prego!!
Troppe le emozioni che hai provato sul mezzofondo per trovarne delle altre sulla distanza del maratoneta :-) Il cuore rimane da mezzofondista veloce :)
Bravissimo Frank, grande esordio!
Complimenti: non era facile rialzarsi dopo Firenze: l'hai fatto presto e con un tempo migliore di quello che pensavo. Adesso sotto i 160 sarà molto più semplice ...
A l 28esimo quello che ti inseguiva a cavallo del cinghiale ero io .. :-))
grande Frank ! pero' sa che io ti preferisco su distanze brevi !
sei giovane e puoi ancora divertirti parecchio... ! ;-)
complimenti Frank...e alla prossima andrai ancora più forte..!!
Complimenti Franchino! Te l'avevo detto che questo traguardo era solo rimandato..ottimo!
Complimenti Franck per la tua prestazione e per il premio "velocita'" indetto da podisti.net! saluti. Luca M.
E' andata! Segno anche che il ritiro fiorentino alla fine è stato anche lungimirante, quindi conosci molto bene te stesso; forse un po' di pressione psicologica e di aspettative non ti hanno fatto godere appieno il grande risultato che, se decidessi di riprovare, verrebbe sotterrato da un nuovo personale!
Grandissimo Frank, son proprio contento!
Davvero niente male! Considerata l'altimetria di RE, vedrai che in autunno non sarà difficile scendere sotto le 2h40'
ancora bravo!..perchè in maratona niente è scontato e la gara inizia dopo il 30°km..ma che soddisfazione poi eh!
Bravo Frank! Un buonissimo esordio che promette scintille, appena prendi confidenza con la distanza. Ti ricordi che in occasione del tuo ritiro, ti dicevo che io nelle stessa situazione avevo proseguito, ma non sapevo se avessi fatto bene o no?? Beh, adesso ti dico che la tua scelta di ritirarti e riprovare è stata sicuramente migliore della mia testardaggine a volere finire.
Franchino...che dire....sei stato davvero un grande!!
Complimenti!!
complimenti, grande frank lo sapevo son contento x te ciao ciao
scusa da raffaele
Ciao Franchino,finalmente riesco a scrivere!!!
Innanzitutto ti faccio i complimenti per il Blog visto che finora non ci ero riuscito,eppoi ovviamente per domenica.Gran gara e grande umiltà nel raccontare una corsa condotta in modo esemplare,certamente puoi stare intorno alle 2h35',ma l'importante era finirla...e come l'hai finita!!!!!Grande rivincita dopo lo sfortunato ma molto saggio(nel fermarsi)esordio di Firenze.Ti ringrazio per aver messo la foto di Carlo e me anche qui,è davvero un onore....un pò sofferenti,ma ci stava visti il freddo e i problemi avuti....anche Tu cmq mi sembravi un pò tirato.
Ho una foto Tua scattata da Silvia prima della partenza,ma te la invio per mail appena mi arriva,la concentrazione in persona.....
saluti e a presto....
Gianfranco....
complimenti davvero!
Commovente... davvero commovente. Sei forte e sei andato forte! Un inchino di fronte a cotanta forsa atletica e d'animo. Bravo Bravo Bravo!!!!!!!!!!!!!!!!
@ Giulyrun: esagerato!
@ Jerome: grazie mille amico! 30' è fantascienza, ma credo di poter ritoccare sicuramente sotto le 2:40'!
@ Filippo: grazie!
@ Alfredo: grazie, un passo alla volta. Se ne riparla l'autunno prossimo.
@ Cristina: sarà fatto! Buona birra!
@ Tosto: grazie!
@ Yogi: insomma tanta naturalezza... tanta fatica quello sì!
@ Uscuru: non è che non me la sono gustata, è che per adesso la distanza non mi attrae come una mezza. Le gare corte di certo non le dimentico!
@ Giuseppe: ti ringrazio e ci spero!
@ Daniele: hai ragione, sulle distanze lunghe diventa molto importante anche la componente mentale.
@ Alvin: eh sì... corricchiato :-D
@ Polisportiva: volere è potere!
@ Andrea: ti ringrazio Andrea, un pò di tensione per la gara pensando a Firenze c'era. Per l'acqua hai ragione, fortunatamente mi è successo pochissime volte.
@ Gian Carlo: è andata sì. Mi avevi consigliato di non passare troppo più lento rispetto a Firenze invece sono circa 3 i minuti di differenza. Ho preso le misure per la prossima volta!
@ Frate Tack: grande Frate! Sei gentilissimo, mi ricordo bene a Moena, ci siamo incontrati alla Marcialonga del 2008.
@ Stoppre: beh un semidio non mi sono mai sentito, però conosco bene quella sensazione quando le gambe girano e sei nel flow per cui potresti correre all'infinito. La prossima forse in autunno, non faccio più progetti a lungo termine. Di sicuro non all'estero nè tanto meno a NY che non mi attira. Magari Carpi o di nuovo Firenze sul nuovo tracciato.
@ Innovatel: complimenti per il PB! Il tracciato non era velocissimo vero? Quel ragazzo pensa era più alto di me, quindi quasi 190 cm, ben messo ma correva facile e leggero.
@ Alberto: ti ringrazio molto. Ma non è che non mi sono divertito, la corsa mi fa stare bene sempre, è che adesso che so cosa vuol dire correre una maratona non mi attira come può farlo invece una mezza o i giri a tappe.
@ Kayak: crederci sempre! Complimenti anche per la tua gara e piacere d'averti conosciuto!
@ Cristian: anche domenica c'erano i tre tipi di spugnaggio oltre ai ristori veramente completi. Organizzazione molto buona. Ma che gli devi a Germano... ;-)?
@ Lucky: grazie mille! Mi farò piacere anche la maratona prima o poi non ti preoccupare!
@ Micio: grazie mille. Bisogna pur rialzarsi se si inciampa no?!
@ Pimpe: te il cinghiale te lo mangi... anzi lo porti dallo Zio Lalo e gli fate la festa!
@ Gianluca: grazie, alla prossima si fa meglio!
@ Insane: grazie, avevi detto giusto!
@ Luca M.: miii pure il challenge ho vinto e hanno pure messo l'articolo su Podisti.Net, troppa pubblicità mi trovo a disagio.
@ Fatdaddy: grazie Fat! A Firenze avevo finito completamente la benzina. Non avrebbe avuto senso finirla a 5'00''/km mi sarei solo fatto del male. Io intendo la corsa come divertimento che presuppone fatica e sofferenza, ma se deve diventare un calvario no: non fa per me.
@ Abro: il percorso era impegnativo, i lunghi rettilinei mi piacciono ma le ondulazioni dopo tanti chilometri ti rimangono sulle gambe. A scendere nel sottopassaggio del 37esimo ho avuto difficoltà.
@ Albe: la gara è troppo lunga per dare qualcosa di scontato. Il tuo motto mi ha fatto compagnia in diversi momenti di gara sai?!
@ Mic: ti ringrazio. Come ho detto qui sopra a fatdaddy ero finito e mi sarei fatto solo del male. Bisogna valutarle queste cose e essere umili da capire che quel giorno si ha fallito.
@ Walter: grazie ma non ho fatto nulla di particolare!
@ Raffaele: grazie mille!
@ Jean: che piacere trovarti qui! Mi sono permesso di mettere la vostra foto perchè vi ammiro molto, ne ho trovata un'altra molto bella vostra sulla galleria di Podisti.Net; aspetto quella di Silvia, contattami sulla mail che trovi qui in home che poi ti mando le tabelle.
PS tirato è a dir poco!
@ Omar: grazie!
@ Bellabigo: commovente davvero; infatti alla fine piangevo... dal male alle gambe!
Forse hai corso qualche km con Paoletti Nerino....lo conosci ?
Ancora complimenti !!!
c'è posto anche x un mio commentino piccolino?? va beh, io lo scrivo lo stesso. tanto in fondo non dà fastidio a nessuno: la bici adesso è al caldo che, poverina, in inverno patisce un po' il freddo, ma dimmelo in tempo quando inizi l'attacco alle 2h40(tendenti alle 2h35)che mi tocca tornare a pedalare qualche mese primanse no mi imballo e finisco più cotta di te,come l'ultima volta..scarsissima!!!! :-) e ora... vai di mezze!!! i 21 km sono sempre i migliori no?!
@ Diego: ho controllato i suoi passaggi su tds, mi sa che abbiamo corso insieme i primi 5 chilometri, poi lui si è mantenuto su di un passo leggermente più lento del mio.
@ Costy: ci mancherebbe che non ci sia posto per te che mi hai aiutato tantissimo durante le fasi della preparazione! Ma è la bici che soffre il freddo o... la ciclista?! :-D
Per la prossima maratona ti voglio al seguito in bici come Pizzolato!
E adesso vai di mezze, allenatore permettendo... :-S
Arrivo anch'io....ultimissimo.... per dirti BRAVO, ma sapevo in cuor mio che non avresti fallito, hai riscattato Firenze alla GRANDISSIMA. Bella soddisfazione. Quanto all'emozionarti...beh, voi campioni sapete anche contenervi in questo. ;)
Una sola parola: GRANDISSIMO!!!!
Corre 8/10 maratone al anno, tutte sotto le tre ore....grandissimo personaggio !
Anche se in ritardo "COMPLIMENTONI" davvero ! In particolare per avere avuto l'umiltà di ascoltare tutti quelli che ti invitavano a riprovarci. E' stato importante riprovarci subito dopo Firenze, fare trascorrere molto tempo in attesa di un'altra Maratona poteva diventare un problema... Bravo davvero. Gian Carlo PODISTICA TORINO
grande Terence......forse le emozioni le avevi consumate tutte a Firenze!
..i complimenti te li avevo fatti per telefono e te li rifaccio; leggo solo ora, perché è qualche giorno che latito un po' su internet.
Ricordo le tue parole a caldo, ma io lo vedo come un test passato (bene), che ha allontanato un brutto spauracchio; la prossima sarà gara vera, BRAVO.
@ Ale: ti ringrazio Ale. Comunque mi è successo diverse volte di arrivare con gli occhi lucidi, ma domenica no. Succederà anche in maratona, succederà...
@ Paolino: grazie Paulin e te come va che da un pò non ci sentiamo/vediamo?
@ Diego: azz... sarà un Nobile allora, quelli della rivista Marathon.
@ Gian Carlo: ti ringrazio, più che altro è stata una scelta razionale. L'allenamento c'era ed era un peccato non sfruttarlo, inoltre questo è un periodo senza gare obiettivo per me quindi sarei stato con le mani in mani e l'allenamento nelle gambe. A presto!
@ Patty: no no, anzi... E poi qui a Reggio mi avevano promesso fagioli e un buon sigaro, non potevo mancare!
@ Furio: ti ringrazio di cuore. Era importante finirla per me, altrimenti non so se sarei stato capace a prepararne un'altra in futuro. Adesso che ho preso le misure sò cosa vuol dire correre la maratona e la potrò nuovamente affrontare con spirito e aspettative diverse!
Frank sei un grande!
La prossima volta tocca brindare insieme anche se passerà tempo!
Ancora grande!!!!!!
...che spettacolo!!!!
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