martedì 29 marzo 2011

ALLENAMENTI SETTIMANE 14-20/3 & 21-27/3

Finalmente ho ripreso a correre; l'infiammazione ai tendini del piede è definitivamente guarita da sola senza particolari terapie se non il riposo assoluto.
Il cammino di riavvicinamento agli allenamenti è incominciato con una settimana di corse lente su sterrato morbido per non più di mezz'ora giusto per essere certo del completo recupero del piede. Avuto un responso positivo nell'ultima settimana ho ripreso a seguire la tabella, che rispetto allo stesso periodo di preparazione dell'anno scorso è variata con l'introduzione di alcune sedute prettamente lattacide che le mie gambe non correvano da quasi due anni. Le sensazioni attualmente sono abbastanza buone e sinceramente migliori di quelle che credevo di provare dato lo stop, ho ancora qualche difficoltà a recuperare muscolarmente i lavori ma credo che nel giro di un paio di settimane la situazione ritorni alla normalità.

Lunedì 21/3: 21' riscaldamento + misto: 5000 mt (17'01'') rec. 8' + 10X300 mt. (54''>56'') rec. 60'' lentissimi.
Martedì 22/3: corsa lenta (56' a 4'13''/km).
Mercoledì 23/3: mattino: 30' riscaldamento + ripetute miste: 2X 1500 mt (4'53''-4'49'') rec. 4' lento + 3X 1000 mt.(3'13''-3'14''-3'10'') rec. 3' lenti;
pomeriggio 64' variati con Costanza.
Giovedì 24/3: corsa lenta (63' a 4'33''/km).
Venerdì 25/3: corsa lenta rigenerante (64' a 4'38''/km).
Sabato 26/3: 32' riscaldamento + ripetute: 4X (3X 200 mt.) rec. 5' tra le serie e 1' tra le prove.
Domenica 27/3: corsa lenta collinare (64' a 4'22''/km).

Km settimanali: 111.

lunedì 14 marzo 2011

TENOSINOVITE (?)

Potrebbe essere...

Successivamente ai campionati italiani di cross ho corso lunedì un rigenerante facile di mezz'oretta con Costanza e al martedì un lento sempre rigenerante poco più lungo, sensazioni discrete ma normali per un dopo gara impegnativo.
Nella notte tra martedì e mercoledì avverto un fastidio al piede sinistro ma, preso a schaffi da Morfeo, non ci faccio ovviamente caso. Al risveglio però capisco che qualcosa non quadra nel modo giusto, il piede è dolorante nella parte superiore e visibilmente gonfio. Trascorsa la giornata lavorativa arrivo a casa provando ancorpiù fastidio, la parte è fortemente infiammata e ne risponde completamente ad un'analisi esterna
rubor, tumor, calor, dolor, e functio lesa.
Riposo da subito e prime cure rivolte quanto meno a ridurre il gonfiore, ghiaccio e diclofenac che però non sortiscono alcun effetto. Sabato sera, dopo la giornata trascorsa a Milano per l'Adidas Tour la situazione sembra quasi peggiorata, tanto che lunedì mattina prenoto subito una ecografia: il dubbio che non sia solo una forte infiammazione c'è. Non assumo più l'antinfiammatorio e lascio fare il suo corso alla natura, dal resto l'infiammazione è una forma di protezione dell'organismo.
L'esame ecografico di mercoledì fortunatamente da esito negativo, i tendini sono sani e a parte l'edema il dottore non riscontra nulla di anomalo.
In questi ultimi giorni il decorso è rapidamente volto al miglioramento, il gonfiore è completamente scomparso e anche al tatto non provo più dolore. A breve quindi potrò riprendere con una decina di minuti di corsa per testare che il piede riesca a sopportare il carico maggiore dovuto dall'impatto a terra nella fase di corsa.
Un problema di questo genere non mi era mai capitato, spesso quando cambio le scarpe soffro di un leggero risentimento nella zona dorsale del piede poichè avendolo molto magro tendo ad allacciare le scarpe abbastanza strette. Non ho ben capito da cosa sia stato causato, probabilmente ragionando col mio allenatore può essere causa di un sovraccarico funzionale o anche solo da una problematica meccanica dovuta alle scarpette chiodate da cross che ho indossato in occasione dell'ultimo cross e che sono andate ad irritare i tendini dei muscoli estensori.


Sono stato fermo quasi due settimane, ho dovuto a mio malincuore rinunciare alla Lago Mggiore Half Marathon a cui tenevo molto anche ero cosciente di non essere in formissima come l'anno scorsa per la distanza e adesso i programmi si sono ovviamente modificati. Tempo di avere a che punto sono quando riparto e poi... nuovi obiettivi nel mirino.

Un'allacciatura particolare studiata per ridurre la pressione sul dorso del piede (dal sito myasics.it).

domenica 6 marzo 2011

ADIDAS RUNNING TOUR 2011

Con gli Adidas Running Tour la famosa Azienda a tre bande offre agli appasionati di corsa la possibilità di toccare ma soprattutto di provare le novità dei propri prodotti. Per l'edizione 2011 la prima tappa di questo evento si è svolta a Milano nel contesto del Parco delle Cave.
Gentilmente invitato a parteciparvi nel primo pomeriggio di ieri mi sono quindi recato insieme a Jerome nella città meneghina.

Presenti, oltre ad altri blogger tra cui l'amico Lucky, i responsabili Adidas che ci hanno accolti in uno stand appositamente prediposto e che ci hanno consegnato un kit da corsa per la prova pratica sul campo della novità principale per le scarpe da corsa del marchio ovvero le nuove Adizero F50.
Nella prima parte dell'incontro ci è stata fornita una panoramica generale teorica su questo ultimo prodotto AdiZero e anche sulle altre famiglie che Adidas propone ai runner e quindi AdiStar, Supernova e Response. La conversazione è stata impreziosita dalla presenza di Filippo Lo Piccolo, che ci ha dato un feedback da eccellente atleta che è della sua esperienza con le Adidas ai piedi. Condivisibile da me in maniera completa il consiglio di utilizzare sempre una scarpa protettiva e ammortizzante negli allenamenti quotidiani di corsa lunga e limitare l'uso delle superleggere o intermedie alle sole qualità; lui ad esempio che potrebbe correre tranquillamente i lunghi con le Boston ci ha confidato invece di trovarsi più a suo agio con le Glide.
A seguire i partecipanti hanno potuto provare fisicamente le F50 o anche altri modelli più consoni alle proprie caratteristiche, prova pratica alla quale purtroppo non ho potuto fare parte per una forte infiammazione al dorso del piede sinistro, molto probabilmente una tenosinovite agli estensori, che mi sta tenendo fermo da cinque giorni. In seguito c'è stata anche la possibilità di effettuare un test sul Footscan per analizzare l'appoggio del piede ed avere un'indicazione sulla scarpa più adatta alle proprie caratteristiche.

Che dire in conclusione, le F50 come ho accennato non le ho potuto provare ma le ho solo indossate, le ho sentite molto fascianti e la sensazione è che siano proporzionalmente ben ammortizzate nell'avanpiede per la loro categoria grazie all'inserimento dell'Adiprene+.
Interessante la strutturazione della suola dove l'attenzione al primo sguardo è dato dal sistema Formotion di dimensioni più importanti rispetto alle Boston con cui mi sono trovato veramente bene. Il peso si assesta sui 255 gr. nella numerazione 10 US quindi siamo una settantina di grammi sotto il peso delle Boston (di cui calzo però il 10,5 US, sono comunque scarpe non paragonabili). L'estetica, fattore di secondo piano per valutare una scarpa da corsa, è gradevole e innovativa rispetto al passato: le tre bande caratterizzanti il marchio sono termosaldate alla tomaia e inclinate orizzontalmente.
Sono molto curioso di provarle in gara perchè non ho ho mai corso con un peso così leggero ai piedi, ho sempre preferito una scarpetta un pelo più pesante ma sicura anche per tenere a bada la leggera pronazione del mio piede destro.
Non è mia consuetudine consigliare scarpe per correre, ogni runner differisce parecchio per peso, appoggio e ritmo di corsa, sicuramente però posso dire che l'Adidas ha un ampio ventaglio di proposte che possono soddisfare la maggior parte degli appassionati di corsa.

Consiglio infine a chi ne è interessato a seguire l’Adidas Running Tour e tutte le tappe italiane previste nel 2011 sul canale facebook http://www.facebook.com/adidas.running?v=wall

Lo stand

AdiZero F50

Il kit e gadget offerto ai partecipanti

Filippo Lo Piccolo

Di corsa al parco a provare le nuove AdiZero F50

Test appoggio al Footscan

Dettaglio sistema ForMotion tra AdiZero Boston (sx) e AdiZero F50 (dx)