martedì 29 giugno 2010

TRASLAVAL 2010, 3a TAPPA

Le prime due giornate di gara iniziano a farsi sentire anche se i chilometri percorsi non sono tanti, nove domenica e ieri sei, e così con le gambe indolenzite mi presento stamattina a Soraga per il terzo appuntamento del giro.
Il percorso di oggi devo essere sincero mi preoccupava, sia per i sedici chilometri di lunghezza che per la forte pendenza da affrontare nei primi chilometri. La tattica di gara iniziale era quella di controllare e di limitare danni, ben presto cambiata dopo il primo chilometro in soppravvivere. Per raggiungere l'abitato di Tamion infatti abbiamo dovuto affrontare una salita veramente in piedi al 20%; tanto che in alcuni punti era d'obbligo camminare. Credo sia stata la più dura che abbia mai affrontato.
Corro, se così si può dire, questo tratto di gara con Simone e Davide Corsetti in un continuo cambio di posizioni tra di noi, fino a raggiungere la graziosa frazione di Tamion dove, dopo un caratteristico e a sorpresa passaggio dentro una stalla, incomincia la discesa. Siamo al quinto chilometro e ne mancano undici all'arrivo, in pendenza favorevole è vero, ma non bisgona abbassare la guardia perchè saranno molto impegnativi. Simone e Davide perdono terreno e insieme a Braganti affrontiamo la discesa. Corriamo appaiati scambiandoci di posizione alcune volte, io sono più efficace nei tratti più in piano e nelle contropendenze che troviamo, lui invece è più bravo nella discesa più ripida. Al settimo chilometro c'è Costanza che ci scatta alcune foto e mi da il distacco da Andrea: 40 secondi. Questa parte di percorso sembra interminabile, mi volto alcune volte nei tornanti e non vedo nessuno nè davanti nè di dietro. Fino a meno tre chilometri dall'arrivo quando la strada spiana e inizio a scorgere Andrea lì davanti a una quindicina di secondi. Inizio a crederci e forzo sul ritmo; Braganti perde terreno e poco alla volta mi avvicino ad Andrea che a sua volta si sta portando sotto a Maurone Toniolo. Quando abbandoniamo lo sterrato della strada forestale e passiamo sull'asfalto della ciclbile per l'ultimo chilometro la mia azione di corsa diventa ancora più efficace, aggancio Mauro e Andrea, incitamento a vicenda e provo ad andare via e fare la mia gara. Riesco a staccarli di una manciata di secondi ma siamo quasi all'arrivo, svolta a U, ponte coperto di legno e traguardo al laghetto di Soraga. Devastato ma molto soddisfatto!

3a tappa
15,8 km in 1:07'04''
7° di tappa e 9° in generale.

(Maurone al passaggio nella stalla dell'Agri Weiss)


(Maurone al passaggio nella stalla dell'Agri Weiss)

lunedì 28 giugno 2010

TRASLAVAL 2010, 2a TAPPA

Trascorse neanche ventiquattr'ore dalla fatica di ieri pomeriggio questa mattina il popolo della Traslaval si è radunato a Fontanazzo dove era in programma la seconda tappa del giro.
Tappa che oggi prevedeva la prova a cronometro con la modalità già collaudata nelle due precedenti edizioni: a ritroso le partenze dall'ultimo atleta in classifica generale ogni quindici secondi meno le prime dieci donne e i primi venti uomini che invece prendevano il via in ordine di classifica con l'esatto distacco.
Il percorso di oggi non presentava particolari difficoltà sulla carta essendo per la maggior parte in piano seppur leggermente ondulato e con una salita di circa un chilometro nel mezzo. Alle 11:36 è ora del mio turno; dieci secondi prima parte Simone e seguito subito dopo da un altro atleta. Parto subito forte, li ho nel mirino e l'idea è quella di annullare il distacco nella prima parte in piano per poi controllare in salita ed eventualmente giocarmela nella seconda e conclusiva parte pianeggiante che ci riporterà in zona partenza/arrivo. Così faccio, le gambe sono indolenzite dalla lunga discesa di ieri ma girano rotonde e dopo un chilometro ho già oltrepassato l'atleta in decima posizione e agganciato Simone; sto bene e affronto l'inizio della salita con un buon ritmo. Costanza si trova in questo punto del percorso, ci scatta alcune foto e ci ragguaglia sul tratto in discesa che è davvero tecnico e difficile. Salgo bene, stacco Simone e in alcuni punti più rettilinei intravedo Andrea. L'ascesa non è lunghissima e corribile ma la discesa che segue dopo lo scollinamento mi mette in difficoltà: un sentierino impervio in un punto leggermente franato che mi obbliga a correre col freno a mano tirato, da dietro Simone invece
butta a folle e si rifà sotto guadagnando in poche centinaia di metri il distacco che gli avevo rosicchiato in salita. Non mi perdo d'animo e appena rientramo sulla strada forestale riesco nuovamente a fare bene il ritmo tanto che oltre a guadagnare su Simone mi avvicino ad Andrea che vedo sempre più vicino. La tappa però è di soli sei chilometri e mi accontento di quadagnare due posizioni passando in nona posizione in classifica generale a soli tredici secondi da Andrea.
Qui le classifiche

2a tappa
6 km in 23'20''
8° di tappa e 9° in generale.

domenica 27 giugno 2010

TRASLAVAL 2010, 1a TAPPA

Da qualche ora si è conclusa la tappa di Canazei che ha dato il via alla dodicesima edizione della Traslaval.
Con un po di tensione in corpo raggiungo insieme a Costanza la zona del ritrovo che è gia molto gremita tra partecipanti e accompagnatori (tra i quali ho il piacere di conoscere Stefano con Mika e reicontrare Paolo Cibulo e Arirun), oltre ai turisti un pò interdetti dalla moltitudine di runners in pantalonici e canotttiera.
Pochi minuti prima del via lo staff ci fa radunare di fronte alla casa del cucù nella piazzetta di Canazei, allo scoccare delle 17 quando parte il movimento meccanico del grande orologio esterno al negozio si parte! Giù dura da subito, la salita attacca immediatamente anche se le prime centinaia di metri sono corribili ma appena svoltiamo per la strada forestale si fà più ripida. Parto accorto e mi ritrovo comunque nelle prime posizioni, corro bene e salgo su con discreta facilità tanto da ritrovarmi man mano che il gruppo si sgrana a poche decine di metri da atleti ben più quotati di me su queste pendenze: l'amico Maurone Toniolo, Lanternino, Andrea Basoli a cui mi aggancio superandolo pochi metri prima della fine della strada forestale. I primi due chilometri seppur impegnativi sono corribili, ma dall'attacco del terzo la faccenda si complica: oltre alla pendenza ben più aspra il tracciato diventa un sentiero single track misto tra bosco e prato. In alcuni punti è d'obbligo camminare, siamo tutti nella stessa situazione e infatti i distacchi rimangono invariati; solo verso la fine Andrea mi torna sotto e insieme scolliniamo. Sono stanco morto ma il panorama che ci offre il Sasso Piatto che si staglia lì di fronte a noi è stupendo e meritava davvero la fatica fatta! In discesa cerco di correre facile e in spinta, come dice l'amico Simone esperto di questi percorsi "butta a folle"; e così faccio ma mi prende subito un fastidioso dolore sul costato destro. Rallento leggermente e perdo qualche secondo su Andrea mentre sento che da dietro mi stanno tornando sotto, poco male corro la discesa come riesco stando attento anche dove metto i piedi perchè alcuni passaggi sono delicati e poco alla volta mi avvicino all'arrivo. Simone e un altro concorrente mi sorpassano, riesco a stargli a pochi metri e così arriviamo al traguardo situato in centro a Canazei da dove eravamo partiti.
Concludo questa prima fatica con una soddisfacente undicesima posizione.
Qui le classifiche.

1a tappa
9,27 km in 41'46''
11° classificato.

(Maurone, Lanternino e Andrea Basoli. Sullo sfondo ci sono io).

TRENTINO...

Clima Traslaval... talmente particolare almeno per me che non riesco descrivere.
Ieri pomeriggio con Costanza siamo arrivati a Pozza di Fassa e subito ci siamo stati avvolti dall'atmosfera della gara. Ritiro pettorali presso la tensostruttura che funge da quartier generale con gli amici valbossini Andrea, Edo, Chiara con cui ci siamo incontrati a metà strada. Alcuni volti noti, il benvenuto sincero che ci è venuto a dare Stefano Benatti, l'organizzatore. In serata la presentazione con foto e altimetrie di ogni tappa; Stefano sì è lasciato sfugggire che sarà uno dei giri più duri di sempre. che culo! :-D

Mancano oramai poche ore alla partenza della prima tappa che darà il via alla dodicesima edizione della Traslaval, oggi pomeriggio alle 17 appuntamento a Canazei.
Ieri sera ultima uscita facile pre-gara con sensazioni buone, in settimana ho corso solo due lavori di rifinitura, un 2X2000 (6'25''-6'24'') + 2X1000 (3'06''-3'05'') e un 12X300 sui 52'' che ha concluso un ciclo.
E dopo la Val di Fassa si riparte in direzione Carpi...

martedì 22 giugno 2010

ALLENAMENTI SETTIMANA 14-20/6

La settimana che si è appena conclusa è stata interlocutoria sul fronte degli allenamenti, la salita lunga ma ancor più la discesa della domenica precedente mi hanno lasciato le gambe pesanti che mi hanno costretto a tre giorni di corsa lenta rigenerante. Due soli i lavori di qualità, dei mille previsti per mercoledì ma rimandati a giovedì per riuscire a correrli agile come da suggerimento dell'allenatore e dei trecento sabato mattina.
Oramai la preparazione per la Traslaval si può dire quasi conclusa, ancora un lavoro di sintesi 2X2000 mt. + 2X1000 mt. corso molto bene ieri e probabilmente dei trecento che correrò facili giovedì prossimo.
Intanto mi sono iscritto qui...

Lunedì 14/6: corsa lenta rigenerante (35' a 4'47''/km).
Martedì 15/6: corsa lenta rigenerante (42' a 4'40''/km).
Mercoledì 16/6: corsa lenta rigenerante (32' a 4'44''/km).
Giovedì 17/6: 30' riscaldamento + 6X1000 mt rec. 600 mt in 3' (3'12''-3'10''-3'10''-3'11''-3'09''-3'05'').
Venerdì 18/6: corsa lenta (62' a 4'38''/km).
Sabato 19/6: 40' riscaldamento + 15X300 mt rec. 200 mt in 1' (52''>53''').
Domenica 19/6: corsa lenta (56' a 4'32''/km).

Km settimanali: 80.

mercoledì 16 giugno 2010

ALLENAMENTI SETTIMANA 7-13/6

In questo ultimo periodo gli allenamenti si sono ridotti per affrontare, e recuperare, le recenti gare a cui ho partecipato. Pur uscendo tutti i giorni ho svolto quindi meno lavori qualitativi, anche per una sensazione di maggiore affaticamento che ho accusato dopo il Giro di Imperia. In questi ultimi sette giorni ho corso facile lunedì e martedì per recuperare la mezza dei Lagoni; mercoledì il solito fartlek da un minuto con ugual recupero che svolgo come primo lavoro dopo gare impegnative, venerdì un lungo sofferto per le nuove scarpe con cui non mi trovo e che ho deciso momentaneamente di accantonare per ritornare alle fidate Vomero e infine domenica il ritorno sulla mia salita di dieci chilometri (750 D+) da Frabosa a Prato Nevoso che ho corso in poco più di 48' abbassando il personale sulla sola salita di oltre 4'.

Lunedì 7/6: corsa lenta rigenerante (35' a 4'46''/km).
Martedì 8/6: corsa lenta rigenerante (58' a 4'50''/km).
Mercoledì 9/6: 33' riscaldamento + variazioni 1' rec. 1' totale 8 km a 3'36''/km.
Giovedì 10/6: corsa lenta rigenerante (70' a 4'39''/km).
Venerdì 11/6: corsa lenta (81' a 4'28''/km).
Sabato 12/6: corsa lenta (46' a 4'37''/km).
Domenica 13/6: corsa in salita lunga (48'22'' a 4'53''/km + 36'51'' a 3'39''/km)

Km settimanali: 99.

martedì 8 giugno 2010

1/2 DEI LAGONI 2010

Continua la fase di avvicinamento alla Traslaval di fine mese per la quale avevo programmato un medio collinare da correre domenica. La gara organizzata a Dormelletto Ticino, sul Lago Maggiore, faceva al caso mio: ventun chilometri (distanza della mezza non certificata) su sterrato da percorrere nel Parco dei Lagoni.
Sabato pomeriggio insieme a Costanza arriviamo a Taino dove abbiamo prenotato l'agriturismo per il pernottamento, una passeggiata ad Angera durante la quale ci raggiungono gli amici Andrea e Alexia e per concludere la serata una bella pizza.
Domenica mattina di buon'ora ci rechiamo tutti insieme a Dormelletto, qui nei minuti precedenti la partenza incontro gli amici blogger
Patty, Furio, giampi di RF e il folletto Pimpe (dopo l'arrivo avrò il piacere di conoscere anche Oliver). Breve riscaldamento con Andrea e dopo la partenza della non competitiva di undici chilometri che vede impegnati Pimpe e Oliver è il nostro turno.
Siamo circa in trecento alla partenza, dopo lo sparo mi ritrovo subito nel gruppetto di testa a fianco di Andrea e dell'atleta della CoVer Luciani. Neanche trecento metri e la strada incomincia a salire, corriamo cul ciotolato per qualche centinaio di metri e poi entriamo nel parco. Luciani e Andrea mi prendono una quindicina di metri, non stiamo correndo forte ma le mie gambe sono ancora un pò confuse da un collinare impegnativo che ho corso venerdì, prendo il mio passo e vedo come si sviluppa la gara, non ha senso tirarsi oltremodo il collo essendo un altro il mio obiettivo. Il percorso è mosso e completamente immerso nel bosco, questo da un pò di sollievo perchè la giornata e calda e afosa mentre al riparo delle piante si gode una leggera frescura. I due battistrada si allontanano poco alla volta e io rimango solo, mi volto alcune volte per vedere se qualcuno si fa sotto per condividere la prima parte di gara insieme ma del quarto non c'è traccia; farò tutto da solo, pazienza, non è un problema. Di certo non corro il rischio di annoiarmi, il tracciato è nervoso e merita attenzione, salite e discese, curve, radici, sassi,... Un
mini trail penso, fatico più del solito perchè lo SportTracks dice che fino a sabato erano già cento i chilometri settimanali ma mi sto divertendo veramente molto e sono contento di aver scelto di venire a correre questa gara diversa dal solito. I chilometri scorrono per le stradine che si snodano per il bosco, il alcuni tratti il percorso della non competitiva si sovrappone al nostro e mi obbliga a sorpassare i suoi partecipanti, nessun problema anzi un bel tifo che dà qualche stilla di energia in più. Dopo metà gara come sempre le gambe iniziano a carburare meglio, riesco a rilanciare meglio sulle salite e a imporre un buon ritmo sul piano mantenendo un impegno costante, sento che sta uscendo un buon allenamento. Bevo a ogni ristoro, all'ultimo ci sarebbe da fermarsi con calma... c'è una tavolino con diverse bottiglie di vino in bella vista e una cartello su scritto Podistica Alcolista Arona o qualcosa del genere :-D L'ultimo chilometro è su asfalto, riesco ancora ad aumentare il ritmo per finire sotto lo striscione d'arrivo in terza posizione a una decina di secondi dall'ora e ventidue.
Stanco ma contento, una bella gara che è poi proseguita col pasta party durante il quale abbiamo festeggiato il compleanno di Andrea e una passeggiata nel pomeriggio ad Arona. Su consiglio di Furio credo proprio che a fine Agosto correrò la Sgamelàa della Val Vigezzo che propone un percorso molto simile. Un bravo! a tutti i blogger presenti, Oliver e Pimpe rispettivamente primo e quarto nella undici chilometri, Furio che mantiene la promessa di stare nei dieci arrivando ottavo e stessa posizione per la rientrante Patty che a questo punto col tempo che ha realizzato su questo percorso può tranquillamente migliorare il suo personale sulla distanza certificata della mezza maratona.
L'articolo su Podisti.Net
qui, le foto di Arturo Barbieri qui e qui quelle di Antonio Capasso con alcuni commenti.

mercoledì 2 giugno 2010

IMPERIA A TAPPE 2010

Dopo l'esperienza del Giro dell'Elba ho voluto correre un'altra gara a tappe sempre in preparazione dell'appuntamento di fine mese a Pozza di Fassa per la Traslaval.
La scelta, dettata anche dalla vicinanza a Torino e dall'idea di trascorrere un fine settimana al mare è ricaduta su Imperia, dove era in programma la sesta edizione dell'Imperia a Tappe.
Venerdì nel primo pomeriggio, appena terminato di lavorare, passo a prendere Costanza e insieme ci dirigiamo in riviera. Alle 18 è prevista la prima tappa con partenza e arrivo nel paese di Dolcedo. Durante il riscaldamento un fattaccio, Costanza prende l'ennesima storta al piede e ciò le impedirà di partecipare alle gare. Neanche il tempo di consolarla e si parte. La partecipazione non è numerosa, poco più di un centinaio i concorrenti. Mi ritrovo da subito in testa al gruppo insieme ad altri due atleti; uno, inconfondibile, è lo sponsor tecnico della gara e risponde al nome di Genny Di Napoli, l'altro che conoscerò meglio nei giorni a seguire è un buon ultramaratoneta del posto e si chiama Andrea Anselmi. La strada subito scende per poi salire leggermente, le gambe girano bene ma perdo qualche metro dai battistrada. Poco alla volta però mi faccio sotto ad Andrea raggiungendolo e superandolo, il percorso dall'asfalto passa allo sterrato di un sentiero che che si snoda tra le coltivazioni di ulivi e diventa più mosso fino a diventare nervosissimo quando attraversiamo vecchie borgate: sali, scendi, scalini, mulattiere... In questo frangente vedo Genny molto in difficoltà, raggiungo anche lui, due parole e mi dice che patisce parecchio il fondo avendo calzato delle A2 (all'arrivo mi racconterà che dopo le sue sette fratture ai piedi in carriera soffre i terreni accidentati), lo supero e guadagno una decina di secondi ma a neanche mezzo chilometro dall'arrivo sbaglio a svoltare nell'unico punto non presidiato. Genny mi richiama subito e mi aspetta, corriamo affiancati le ultime centinaia di metri a tagliamo insieme il traguardo dopo 8,1 chilometri di gara: primi a pari merito e Andrea a soli due secondi avendo noi perso tempo per l'errore.
Trascorse meno di ventiquattr'ore siamo di nuovo dietro la linea di partenza, sabato mattina il percorso parte dal Santuario di Pantasina per arrivare presso il laghetto di Lucinasco. Durante il riscaldamento sento le gambe girare bene, buon segno per cercare di consolidare se non il primo posto in classifica generale almeno il secondo. I chilometri previsti sono 13,5 di cui 4 in salita. La prima parte è a scendere, si parte tutti insieme e poco alla volta si forma il gruppetto di testa con me, Genny, Andrea e un altro ragazzo. Dopo il quinto chilometro inizia la salita che mi era stata descritta come molto ripida invece è abbastanza corribile, tanto che sono proprio io che non ne sono uno specialista a fare il ritmo. L'affronto col mio passo, guadagno una manciata di secondi sui compagni d'avventura che all'incirca a metà ascesa mi sorpassano, io non voglio esagerare per non saltare visto che sono solo a metà fatica e non mi accodo continuando con la mia andatura. Da qui a breve vengo letteralmente sverniciato da uno stambecco, ah no... è l'olimpionico Giorgio Di Centa che sulle pendenze è un motorino, è un piacere vederlo correre bello impostato ed efficace. A inizio salita era stato cronometrato a più di un minuto di ritardo, all'arrivo mi darà quasi quaranta secondi... Allo scollinamento sono quarto, il tempo è nuvoloso ma molto umido, un bicchiere d'acqua al volo al ristoro e mi lancio in discesa cercando di recuperare qualche secondo. Nonostante spinga a tutta sul filo del 3' netti da Garmin nei due chilometri di discesa limito solo i danni non riuscendo a raggiungere Andrea che arriverà terzo. Io quarto e terzo in generale. Dopo la gara ottimo pasta party nel tendone allestito dalla pro loco e nel pomeriggio in albergo convegno di Luca Speciani sull'alimentazione dell'atleta e alcuni cenni sulla Dieta Gift.
Domenica mattina ultimo appuntamento sul lungomare di Imperia. Circuito di cinque chilometri di tipo va-e-vieni da percorrere due volte. Anche in quest'occasione le gambe girano bene, solo un leggero fastidio ai tibiali ricordo della discesa di sabato ma nulla di preoccupante. In generale sono terzo a 25 secondi da Andrea. Non sarebbe impossibile toglierli, ma dopo un venerdì così così sabato l'ho visto molto in forma. Alle 9 si parte, sono presenti anche alcuni atleti giornalieri tra cui il forte Valerio Brignone e un ragazzo marocchino del posto che fanno subito l'andatura ma il gruppo, sul passo dei 3'30'' al chilometro, è compatto fino al primo giro di boa quando inizia a sgranarsi. Si allontanano i due prima citati tallonati da Genny, io rimango a inseguire affiancato da Andrea e seguito da un ragazzo di Genova che conobbi alla "9 Miglia di Bra", lui corre un pò a elastico, ci sorpassa per poi farsi superare e attardarsi un paio di volte, io invece insieme ad Andrea siamo regolarissimi sui 3'25''/km. Capisco che la classifica è ormai definita, all'ultimo giro di boa prima dell'ultimo quarto di gara dò un colpetto a 3'20'', Andrea mi segue mentre il ragazzo di Genova perde definitivamente contatto. A un chilometro dall'arrivo ci facciamo i complimenti a vicenda per i tre giorni corsi insieme e in tacito accordo tagliamo il traguardo affiancati.
Si concludono così tre giorni di gare di cui sono molto soddisfatto, sia per il terzo posto assoluto che per la facilità con cui recuperavo tra le tappe. Patisco ancora la salita lunga, e questo sarà un aspetto da curare per la Traslaval, ma il divertimento c'è sempre e questa per me è la parte fondamentale che mi manda avanti.

(prima battute dell'ultima tappa - in compagnia di Genny e Andrea - la premiazione)