venerdì 30 aprile 2010

TRASLAVAL 2010

Mancano ormai poco meno di due mesi ad uno degli appuntamenti a cui sono particolarmente affezionato ed a cui partecipo molto volentieri: il Giro a tappe della Val di Fassa meglio conosciuta come Traslaval. La corsi nel 2008 per la prima volta lasciandomi dentro qualcosa difficile da spiegare, l'anno scorso invece nonostante fossi fermo per un problema al ginocchio fui presente lo stesso solo come spettatore per godermi una settimana di ferie. Una delle caratteristiche di questo Giro, oltre allo spettacolare scenografia offertadalle Dolomiti, sono i percorsi che presentano dislivelli importanti e che culminano col tappone finale di solo salita. Una gara non facile, ma tranquillamente affrontabile anche da atleti meno preparati su tracciati impegnativi. Gli organizzatori, capitanati dall'amico Stafano Benatti, ogni anno si prodigano nel trovare nuovi sentieri da farci percorrere e alcune volte ripropongono quelle tappe che sono state particolarmente gradite dagli atleti nelle edizioni precedenti. Sul sito sono state pubblicate le tappe che daranno vita al Giro:

27/06/2010, 1ª tappa
Località: CANAZEI
Partenza ore: 17:00
Lunghezza: 8700 m.

Descrizione:
Canazei è una stazione turistica sia invernale che estiva, adagiata in una stupenda conca naturale ai piedi dei gruppi dolomitici del Sassolungo, del Sella e della Marmolada.
Da Canazei si inerpicano le strade che raggiungono i noti passi dolomitici del Pordoi, del Sella, del Fedaia. Proprio vicinissimo a Canazei si trova la partenza del Giro dei Quattro Passi, l'ormai mitico "Sellaronda". Il clima permette la durata della neve fino a primavera inoltrata, consentendo così il prolungarsi della stagione sciistica.
Negli ultimi decenni Canazei ha conosciuto una notevole espansione, ma senza dimenticarsi delle sue origini e tradizioni ladine, grande è infatti l'attenzione che riserva alla salvaguardia e alla cura degli usi e dei costumi della gente ladina.
Poco distante dal centro di Canazei, verso il Passo Fedaia e la Marmolada, troviamo le frazioni di Alba e di Penia; da Alba di Canazei, parte l’impianto che porta al Ciampac, e quindi al collegamento sciistico con il Buffaure.

Si parte subito con una gara veramente molto impegnativa!
La salita è dura fin dai primi passi, ma è dall'inizio del terzo km. Che il profilo altimetrico s'impenna, per una vera e propria arrampicata lunga circa 1.200 metri che portano a superare quota 1.900 metri. E' quasi una mini sky-race, con pendenze importanti e panorami mozzafiato in mezzo a montagne incredibili!
Una volta superato il punto più alto, però, una lunga discesa permette di dare alla giornata un volto più umano e divertente.

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28/06/2010 - 2ª tappa
Località: MAZZIN - FONTANAZZO - gara a cronometro
Partenza ore: 9:30
Lunghezza: 6000 m.

Descrizione:
Su un soleggiato crinale allo sbocco della Val Udai, circondato da verdi boschi e ampi prati inondati di fiori, lungo la strada che segue il corso del Torrente Avisio, sorge il grazioso paesino di Mazzin, coronato dalle frazioni di Fontanazzo e Campestrin.
Mazzin ha conosciuto negli ultimi anni un notevole sviluppo turistico, ma conserva ancora oggi numerose tracce della passata cultura contadina e artigiana, come testimonia "Cèsa Battel", l’unico esempio di maniero rustico-signorile dell’intera valle, con una torre cuspidata, affreschi e decorazioni di notevole valore artistico. Questo piccolo Comune della Val di Fassa è noto anche come il paese dei "pitores", gli artigiani decoratori che emigravano stagionalmente in cerca di fortuna. Le cartoline postali, a volte dipinte a mano, inviate da paesi d’oltralpe, testimoniavano le mete da loro raggiunte, i contatti e le loro esperienze.
Mazzin con la sua posizione centrale rispetto alla valle e la capillare rete di skibus è una meta ambita dagli amanti della neve, che in pochi minuti, possono raggiungere le vicine aree sciistiche, e provare ogni giorno l’ebbrezza di sciare su piste diverse. Mazzin è anche la località ideale per gli appassionati dello sci di fondo che possono cimentarsi sul percorso della Marcialonga, arrivare fino a Canazei e ridiscendere verso Moena, oppure divertirsi sui facili tracciati che si snodano tra Fontanazzo e Campestrin, illuminati anche alla sera.
In estate Mazzin è scelto come punto di partenza per emozionanti escursioni sui tanti sentieri che dal paese, attraverso le piccole valli, conducono in quota, verso le svettanti cime dolomitiche. Sono molti gli escursionisti che rimangono stregati dall’incantevole Lago d’Antermoia, il laghetto alpino deliziosamente appartato nella zona settentrionale del Catinaccio, un luogo mitico, dalle acque cristalline, fra pietraie isolate e abitato da una bellissima ninfa.

Alle 9:30 inizia a sfilare il lungo serpentone che affronta la cronometro individuale. Sono sei i km. da percorrere, con la partenza e l'arrivo pianeggianti, ma interrotti esattamente a metà da un giro in mezzo ai boschi del Doss dei Pigui dove, nel 1968, furono portati alla luce importanti testimonianze della vita dei Reti, l’antico popolo vissuto in Val di Fassa nel V secolo a.C. e precursore della lingua ladina. Sul Doss dei Pigui, sulla riva sinistra del Torrente Avisio, di fronte all’abitato di Mazzin, furono ritrovati resti di un’antica fortezza (castelliere), suppellettili in bronzo, strumenti di difesa e monili, oggi custoditi con cura al Museo Ladin de Fascia a Vigo di Fassa.
E', questa, una gara facile, ma che deve essere affrontata con dovuta cautela, in vista della lunga tappa del martedì.

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29/06/2010 - 3ª tappa
Località: SORAGA - “Maratona di Prapolin”
Partenza ore: Camminatori 9:00 - Gara 9:30
Lunghezza: 17200 m.

Descrizione:
Superata Moena, Soraga si presenta tra i più antichi paesi della valle, dominato dalle crode del Piz Meda (m 2200), dalla Vallaccia (m 2637) e dal Sasso delle Dodici (Sas de Alòch, m 2446). I suoi casolari, forse evoluzione di sette antiche masserie, sono infatti disposti sui terrazzi alluvionali della Valle dell'Avisio. Essi sono composti da: Soràga, dove c'è la chiesa; Palua, sulla riva destra del fiume Avisio verso Moena, ai piedi del boscoso Palù Long; Barbìde, sull'omonimo rio, con la chiesetta dell'Immacolata del XVII secolo; Roca, sulla sponda sinistra, è nominata fin dal 1242. Quindi Sester, Cloch, Festìl, Roìs, Gherghele, Sala.
A Soraga si trova la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, tra le più antiche della valle, eretta nel XVII secolo e ampliata nel 1921 e nel 1926. Nell'interno vi si trova un notevole altare barocco di legno scolpito e decorato.

Soraga ospita quest'anno una prova nuova nel suo genere, non tanto per le caratteristiche del percorso quanto per la sua lunghezza. Fortunatamente molti km. vengono affrontati in leggera discesa, dopo che nella prima parte ci si è portati rapidamente in quota. Un percorso vario, per niente noioso, che propone panorami e territori continuamente diversi. Si passerà da boschi fitti a terre rosse ed aride, da strade forestali a mulattiere.
Una gara lunga, che renderà ancor più gradito l’arrivo del giorno di riposo.


Newsletter del 17/4/2010: Non deve destare troppo timore la terza tappa di Soraga, presentata come la più lunga di questi anni; è vero, la lunghezza della prima tracciatura parla di 17,2 km., ma si ribadisce che solamente i primi saranno affrontati in salita mentre tutta la parte rimanente sarà una discesa molto dolce.
Come spesso accade, poi, le varianti "in corso d'opera" ci hanno suggerito di modificare il tratto iniziale, così da transitare tra le case del suggestivo abitato di Tamion, da dove si gode un panorama veramente spettacolare. I cittadini di questa frazione ci attendono con calore, e non possiamo deluderli. La tappa potrebbe accorciarsi quindi di almeno un km. (non appena la neve si scioglierà provvederemo a rimisurare il percorso...) ma... la salita iniziale sarà ancora più dura...!!! Beh, siamo in montagna, no?
Ecco il passaggio tra i prati sotto l'abitato di Tamion:

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01/06/2010 - 4ª tappa
Località: MUNCION - Giro di Pra Repe
Partenza ore: Camminatori 9:00 - Gara 9:30
Lunghezza: 10500 m.

Descrizione:
A pochi minuti da Pera di Fassa, si trova l'abitato di Muncion.
Questo piccolo paese gode di alcuni indubbi vantaggi, quali la lontananza dalla strada statale, la posizione privilegiata, con esposizione al sole per parecchie ore della giornata anche nei mesi invernali, e lo stupendo panorama che si offre a chi si affaccia dal "terrazzo" naturale di quest'amena località verso il fondovalle.
Oltre Muncion la strada non è più percorribile con le proprie automobili, ma esiste un organizzato servizio di bus-navetta che prosegue verso Gardeccia.
Partenza ed arrivo della tappa saranno situati circa un km. oltre l'abitato, nei pressi del Ristorante La Regolina.

La tappa collega i paesi di Pera, Pozza e Vigo con un tracciato panoramico che si sviluppa sulle basse pendici del Ciampedìe al limite tra il bosco ed i prati di Sorapoza. Il percorso si presenta con una divertente alternanza di tratti pianeggianti e modeste salite, e serpeggia piacevolmente nelle numerose vallecole che scendono attraverso il bosco. Sarà a Vigo di Fassa che affronteremo una salita terribile per portarci in quota ed affrontare il rientro. Ma il sentiero è spesso ben ombreggiato, e nei punti in cui il cielo si apre tra gli alberi, è possibile godere di splendidi panorami.

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02/07/2010 - 5ª tappa
Località: PASSO SAN PELLEGRINO - “IL TAPPONE”
Partenza ore: Camminatori 9:00 - Gara 9:30
Lunghezza: 13600 m.

Descrizione:
Il Passo di San Pellegrino, per sua caratteristica, è un passo aperto e non particolarmente difficile da transitare anche in tempi antichi. Acquista importanza a seguito dell’inizio delle crociate, come via più rapida e sicura di collegamento tra il cuore della Germania e Venezia, città di imbarco per la Terra Santa.
Nel 1358 alcuni Moenesi istituirono un lascito per edificare un Ospizio, che venne realizzato appena valicato l’allora passo di Aloch. L’ospizio divenne presto albergo sicuro, durante tutto l’anno, per tutti coloro che transitavano per quella via di montagna.
I secoli da allora trascorsero tranquilli , salvo sporadiche questioni per lo sfruttamento dei prati con i vicini Veneti. L’opera dell’uomo creava con pazienza e tenacia un manto erboso adatto al pascolo e un paesaggio montano di rara bellezza e serenità. Per secoli l’ospizio venne condotto dai frati pellegrini, e da essi il valico prese il nome di "Passo di San Pellegrino".
All’inizio del secolo scorso fecero la loro comparsa al Passo i primi turisti. Ma è solo dopo gli eventi bellici della prima guerra mondiale, grazie al lavoro di recupero fatto dall’associazione "Sul fronte dei ricordi", che si può parlare di una vera riscoperta del Passo.
Venne costruito in quell’epoca il primo skilift, realizzato con piloni di sostegno in legno! A partire dagli anni ’60, grazie alla maggior mobilità del trasporto privato, si ha un continuo sviluppo delle attività turistiche e una costante crescita della qualità di tutti i servizi offerti.
Oggi il Passo San Pellegrino è meta di molti turisti soprattutto in inverno.
Ma i concorrenti della Traslaval potranno vedere con i loro occhi le bellezze della zona nella stagione estiva.
Si potrebbe anche chiamare "tappone dei tre comuni", visto che partiremo da Passo S. Pellegrino (Moena), per poi dirigerci nella suggestiva conca di Fuciade (Soraga), e risaliremo pure Valfreda, nel territorio di Falcade, prima avventura della storia della Traslaval oltre i confini regionali.
Un tappone molto difficile per i continui saliscendi che metteranno a dura prova i muscoli dei partecipanti.
Si arriverà al Rifugio Paradiso, al cospetto delle montagne che hanno vissuto la Grande Guerra.
Lì, la Traslaval 2010 è finita.

(le immagini e le descrizioni dei percorsi sono state tratte da www.traslaval.com)
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Per gli amici che fossero interessati ricordo che l'iscrizione viene accettata fino a pochi giorni dall'inizio del Giro, se si vuole usufruire della tariffa agevolata di 47 € bisogna farla però entro il 30/5.
Non mi resta che consigliarvi questa bella manifestazione; la mia non vuole assolutamente essere una forma di pubblicità gratuita ma un invito a parteciparvi per trascorrere una settimana di relax e sport immersi, a mio parere, in uno dei paesaggi più belli del nostro paese.
Il depliant qui.

La mia esperienza di due anni fa la trovate, tappa per tappa, ai link:
1a tappa,
2a tappa,
3a tappa,
4a tappa,
5a tappa,
pensieri e foto.

E intanto ci alleniamo andando all'Elba con Costanza e il Pimpe che già ne sente il profumo!

16 commenti:

Paolo "Cibulo" ha detto...

ciao Franchino...io ho visto il sito una decina di giorni fa e non ci ho pensato due volte :)
Sarà un piacere conoscerti e vederti correre (alla partenza..perchè poi tu voli...) ;)
E ci sarà anche il blogger "arirun", altro missile!

Avantindrè ha detto...

Almeno mandate una cartolina ;-))

theyogi ha detto...

posti stupendi, ci ho fatto le vacanze nell'estate di parecchi anni fa...... divertitevi!

stoppre ha detto...

stupendo. l'anno prossimo magari..

Tosto ha detto...

prima o poi la farò, il periodo non è per me propizio per ragioni di lavoro. ma magari chi losa!

KayakRunner ha detto...

Io passo le mie ferie estive a Soraga da 17 anni consecutivi! Ogni posto che hai elencato lo conosco benissimo e sono posti veramente stupendi. Purtroppo il lavoro mi impedisce di partecipare a questa gara, ma in agosto mi riscatto alla grande!

arirun ha detto...

Bèh ragazzi ne siamo tre allora dalla pianura padana arrivo pure io...La val di Fassa l'ho sempre vista solo con la neve e gli sci ai piedi ma quest'anno ho già espletato all'iscrizione...

Kikko ha detto...

Credo proprio che farai due gare a tappe stupende dal punto di vista panoramico...peccato che con il mio lavoro non posso stare via tanti giorni se no all'Elba venivo con te e Pimpe senza pensarci su due volte...ciao mitico;)

franchino ha detto...

@ Paolo: bello! Blogpoint anche tra le dolomiti dunque, ottimo!

@ Avantindrè: dì la verità che tu vuoi lo speck altro che cartolina! :-D

@ Yogi: esatto, posti veramente da favola per chi piace la montagna!

@ Stoppre: dai Mauri sarebbe bello, le Cascadia le già acquistate no...?! ;-)

@ Tosto: il periodo è particolare però se riesci a liberarti fai ferie e corse, che vuoi di più?!

@ Kayak: a Soraga c'è sempre una tappa, il ritrovo è al laghetto.

@ Arirun: bene! Sarà un piacere conoscerti!

@ Kikko: sicuramente questi giri a tappe sono incentivati anche dai bellissimi panorami in cui si svolgono, in modo da poter trascorrere una settimana di ferie oltre che di sport. Magari il prossimo anno ti liberi...? ;-)

avantindrè ha detto...

La cartolina mandatela dall'Elba (piuttosto che mandare le acciughe con le verdure...:-P ). Dalla Transilvania porta pure lo speck, che io non mi formalizzo ne faccio complimenti :-))

Anonimo ha detto...

Non so perchè ma mi è venuto male alle gambe e il fiatone solo leggendo la presentazione del circuito :D IO TIFO FRANCHINO FOREVER

mjaVale ha detto...

le foto sono davvero bellissime, posti stupendi! L'altimetria fa paura! buona avventura ;-)

Unknown ha detto...

In bocca al lupo!! Sembra proprio una bellissima gara/esperienza. Chissà, magari un giorno...

antonello ha detto...

ciao, i posti sono stupendi, ho passato moltissime vacanze a nova levante sotto il lago di Carezza e ho perlustrato metro per metro in bici e a piedi.
La gara detto fra noi mi sembra una scampagnata per podisti da strada, una bella vacanza.
Scherzo, ma comunque non vedo grossi dislivelli o chilometraggi, quindo deduco che sia stracorrible.
In bocca al lupo.

franchino ha detto...

@ avantindrè: erano sardine :-P...

@ Bellabigo: eh eh grazie!

@ mja Vale: grazie mille, sicuramente sarà una bella esperienza!

@ Marco: io la consiglio sempre vivamente a tutti, merita provarla almeno una volta!

@ Antonello: mah... i dislivelli ci sono... :-D sei tu che sei trailer e paiono salitelle!

gianforc ha detto...

ciao Franchino............Dopo l'esperienza meravigliosa dell'anno scorso ritorno anch'io a correre in Val di Fassa. Sarà l'occasione per conoscerci! E' già il quarto anno che con il mio gruppo podistico facciamo delle settimane di corsa con i giri a tappe tra cui l'Elba e, appunto, la Traslaval. Se poi vuoi farti le gambe per le salite il 13 giugno organiziamo il Trail di Fontesanta. Pensaci!