venerdì 30 novembre 2007

ALLENAMENTI MESE DI NOVEMBRE

Gio 1 Torino Lungopo, 31' risc. + 10X sprint in salita (150 mt., 31'' rec. Souplasse 65'') + 40' a 4'00''/km. Condizioni quasi buone, modificato l'allenamento, sarà 40' a 4'05''/10'' + potenz. + 40'' a 3'50''/55''. [31'+16'53''+40'07''; 7,2+13,15 km]
Ven 2 Torino Lungopo, corsa facile. Condizioni discrete. Streatching [39'09''; 8 km]
Sab 3 GARA ALLA MANDRIA, TROFEO INTERFORZE, 9,4 km, 33'14'', 12° classificato assoluto. Percorso misto sterrato asfalto con leggere asperità, condizioni non buone, stanchezza residua da domenica scorsa e da giovedì.
Dom 4 Ruffini, corsa lunga. Condizioni discrete. [66'18''; 14 km]

Lun 5 Torino Lungopo, corsa lunga. Condizioni discrete. [90'; 18,65 km]
Mar 6 Torino Lungopo, 20' risc. + medio: 10 km in 36'42'' (3'40''/km). Condizioni quasi buone. [20'+36'42''; 4,35+10 km]
Mer 7 Torino Lungopo, corsa lunga. Condizioni discrete. [47'52''; 10 km]
Gio 8 Torino Lungopo, 40' risc. + 10X sprint in salita (150 mt., 29'' rec. Souplasse 60'') + 40' a 3'52''/km. Condizioni quasi buone. [40'+15'48''+40'02''; 9,1+13,4 km
Ven 9 Riposo per Vento Forte
Sab 10 Torino Lungopo, 30' risc. + variazioni: 1'3'2'1'3'2'1' stesso recupero. Condizioni discrete. [30'+26'13''; 6,2+6,56 km]
Dom 11 Torino Lungopo, corsa lunga (4'20''/km). Condizioni buone. Streatching. [90'; 20,77 km]

Lun 12 Torino Lungopo, 40' risc. + 10X sprint in salita (150 mt., 31'' rec. Souplasse 60'') + 40' a 3'54''/km. Condizioni buone, leggero mal di stomaco per il freddo gli ultimi 20'. [40'+15'42''+40''; 9+13,3 km]
Mar 13 Torino Lungopo, 25' risc. + ripetute: 4X 3000 mt. rec. 1000 mt. Souplasse (11'04''-11'22''-11'15''-10'59). Condizioni quasi buone. [25'+67'02''; 5+15,56 km]
Mer 14 Torino Lungopo, corsa lunga (4'20''/km). Condizioni buone. Streatching. [73'03''; 16,75 km]
Gio 15 Torino Lungopo, 30' risc. + variazioni: 6X 3' rec. 2'. Tot. 7,69 km in 30'25''; 3'57''/km). Condizioni buone. [30'+30'25''; 6,07+7,69 km]
Ven 16 Torino Lungopo, corsa facile. Condizioni buone. Streatching [46'41''; 10,11 km]
Sab 17 GARA A CAVOUR, 1a APPLE RUN, 9 km, 30'41'', 22° classificato assoluto. Gara a circuito, 3 giri in piano. Ho corso bene, partenza molto stretta e gran freddo. Ho battuto Pedrini, Giordanengo e Tassone.
Dom 18 Torino Lungopo, corsa facile. Condizioni buone. Streatching [46'58''; 10 km]

Lun 19 Torino Lungopo, 40' risc. + 10X sprint in salita (150 mt., 31'' rec. Souplasse 60'') + 40' a 3'55''/km. Condizioni buone. [40'+15'22''+40'; 9,15+13,23 km]
Mar 20 Torino Lungopo, 20' risc. + medio: 12 km in 45'39'' (3'48''/km). Condizioni quasi buone. [20'+45'39''; 4+12 km]
Mer 21 Torino Lungopo, 40' risc. + 10X sprint in salita (150 mt., 31'' rec. Souplasse 60'') + 40' a 3'53''/km. Condizioni buone. [40'+15'57''+40'; 9+13,3 km]
Gio 22 Riposo per Pioggia
Ven 23 Riposo per Pioggia
Sab 24 Maccagno, 30' risc. + fartlek in salita: 1'321321321 stesso recupero. Condizioni buone. [30'+77'11''; 6,4+15,8 km]
Dom 25 Luino Pista Ciclabile, corsa lunga. Condizioni quasi buone. Streatching. [95'16''; 21,46 km]

Lun 26 Torino Lungopo, 40' risc. + 10X sprint in salita (150 mt., 31>30'' rec. Souplasse 60'') + 40' a 4'00''/km. Condizioni quasi buone, stanchezza negli ultimi 40'. [40'+15'27''+40'; 9+12,9 km]
Mar 27 Torino Lungopo, 27' risc. + ripetute: 3X3000 mt. Rec. 1000 mt. Souplasse (10'47''-10'47''-10'52''). Condizioni quasi buone. [27'+53'06'', 5,5+12 km]
Mer 28 Torino Lungopo, corsa lunga lenta, condizioni discrete. [72'; 14,44 km]
Gio 29 Torino Lungopo, 30' risc. + variazioni: 6X 3' rec. 2'. Tot. 7,7 km in 30'20''; 3'56''/km). Condizioni buone. [30'+30'20''; 6,1+7,7 km]
Ven 30 Riposo Programmato

Toale km: 425.

martedì 27 novembre 2007

WEEKEND A LUINO

Venerdì pomeriggio sono andato a Luino e qui ho trascorso tutto il fine settimana. Luino è il posto dove ho vissuto per lavoro per nove anni fino ad Agosto di quest'anno.
Poichè venerdì mattina pioveva abbastanza intensamente a Torino, ho deciso di non allenarmi e prendermi un giorno di riposo. In serata poi, mi sono recato a Verbania per cenare insieme al mio amico e collega Aldo e a Giuseppe. Sul tardi ci ha raggiunto il mio allenatore Germano e, tra una chiacchiera e l'altra, mi ha proposto una modifica all'allenamento di sabato: il previsto fartlek 1'321321321 (recupero uguale alla prova svolta) l'avrei effettuato in salita.
Sabato mattina quindi mi reco a Maccagno, vicino a Luino, per svolgere l'allenamento previsto. Mezz'oretta di riscaldamento in pista e poi via... su per la salita che porta al Valico di Biegno-Indemini in Val Veddasca. Questa è una salita che conosco bene avendola corsa più volte per i lunghi o le ripetute; ad Agosto ci ho fatto uno degli allenamenti più tosti che abbia mai fatto per festeggiare il trasferimento a Torino, salita fino alla Caserma GdiF (15 km) e ritorno. I primi 3 chilometri sono abbastanta duri, poi la salita continua con una pendenza sempre considerevole ma più corribile. Certo che un fartlek in salita non l'avevo mai provato... che dire... micidiale! Soprattutto quando dopo la prova da un minuto e uguale recupero si parte per la prova da 3'. Io poi non sono di certo uno stambecco, anzi,... ma quando vedo una salita mi prende voglia di correrci, soprattutto una salita di montagna immersa nei boschi che attraversa piccoli paesini di una volta come quella della Val Veddasca. Sabato poi l'atmosfera era particolare, piovigginava leggermente e salendo in alcuni tratti ero immerso nella foschia delle nuvole basse... che spettacolo! Ho fatto tanta fatica è vero, ma questo allenamento me lo sono goduto veramente!

Domenica il programma prevedeva 90' di corsa lunga. Il fartlek del giorno prima si è fatto un pò sentire ma comunque sono riuscito a correre abbastanza bene; ho avvertito un filo di stanchezza muscolare l'ultimo quarto d'ora, anche perchè facendo una modifica al solito percorso ho corso per 1h36'.

A breve il riassunto degli allenamenti del mese di Novembre.






giovedì 22 novembre 2007

L'IMPORTANZA DEL SALUTARSI

Copio Incollo un articolo che tempo fa lessi su podisti.net e che mi salvai sul pc perchè mi piacque particolarmente:

"Quando da ragazzino andavo con mio padre a fare lunghe passeggiate sulle Madonie oppure su per i monti che cingono la Conca d'Oro (la piana ricca di agrumeti, attorno a Palermo, oggi quasi del tutto cementificata), ricevetti l'insegnamento che una buona regola del viandante (una regola valida per tutte le stagioni) era quella di rivolgere un saluto e un augurio di buon cammino a qualsiasi altro viandante s'incontrasse o si raggiungesse lungo il sentiero. Quest'insegnamento m'è rimasto impresso, perchè sottolineava l'importanza di essere "affabili" con gli sconosciuti e si fondava sulla regola che il saluto non andava riservato esclusivamente a personaggi conosciuti. In più, il principio del saluto risultava una regola d'uso dei luoghi che ci si trova ad attraversare, come a dire: "Nessuno la può fare da padrone. Siamo tutti dei passeggeri e dobbiamo essere gentili l'uno nei confronti dell'altro".

Mio padre mi spiegò anche che la "regola del saluto" aveva un valore prezioso nei confronti di chi esercitava dei "diritti" su quei luoghi perchè era o pastore o contadino o padrone della terra. Quindi, da viandante, il saluto valeva anche come una forma di pedaggio "di cortesia" da corrispondere all'altro. In questi casi, al saluto, poteva anche far seguito una breve conversazione. Una volta, un pastore - che incontrammo su d’una pietraia brulla mentre ascendevamo sul per il fianco di una delle cime più alte delle Madonie - ci disse abbracciando con lo sguardo il panorama vasto e silenzioso che si apriva davanti a noi: "E' ccà ca niscivi" [Sono uscito qui]. Per questo motivo, proprio perchè ci s'incontra con persone che, per nascita, appartengono a quei luoghi, nel "salutare" non doveva esserci alcuna arroganza, quell'arroganza un po' proterva che s’esprime nell'attendere alteri che sia prima l'altro a salutare e, non dovesse salutare, nel non non salutare nemmeno noi. Quando ciò accade, mentre ciascuno dei due viandanti prosegue per la sua strada, il momento dell'incontro sfuma e passa, qualcosa della umanità di ciascuno e dell’unicità di quell’incontro s'è perso per sempre.

A questa regola nel corso della mia vita mi sono sempre ispirato, ottenendo sempre un contraccambio in parole o con un gesto. Anche nella mia pratica podistica, ho sempre cercato di applicare questa regola. Sia nei confronti di coloro con i quali mi trovo a condividere l’uso degli spazi urbani alle prime luci dell’alba, sia nei confronti di altri che – come – corrono. È così che mi ritrovo a salutare l’edicolante, l’extra-comunitario che ha tenuto aperta per tutta la notte la rivendita di fiori e piante, perfino Ninetta, la homeless che arriva prestissimo –chi sa da dove – ad occupare la sua postazione e a gettare innocui improperi a chi passa. Ogni volta che incontro un podista intento nel suo allenamento (un mio simile, uno con il quale – in teoria – condivido la stessa passione) ho sempre salutato. "Ciao!!!", "Buongiorno!!!" a seconda dei casi: un saluto non costa niente e può far piacere salutare un proprio simile anche se le strade di ciascuno seguono traiettorie opposte. Purtroppo, devo dire che i podisti metropolitani - ancora non ho trovato eccezioni a simile comportamento – a differenza del fiorista, dell’edicolante o dello spazzino, ignorano la regola di cortesia che mi è stata trasmessa. Invariabilmente, proseguono nella loro corsa, lo sguardo fisso nel vuoto, ingrugniti nello sforzo. Alcuni pensano che la pratica sportiva dovrebbe ingentilire gli animi, nobilitare, arricchire interiormente gli individui che vi si dedicano. L'ignorare il saluto di un proprio simile ( di più: di un proprio pari, di uno che fa parte della stessa "comunità" specializzata) sembra contraddire un tale assunto. Forse, bisognerebbe ri-apprendere alcune regole elementari della cortesia, per dare un senso diverso alla propria dedizione allo sport: che attualmente, così come viene praticato sembra orientato verso forme di appartenenza "gruppale" esasperata, in cui il riconoscimento dell'altro può avvenire soltanto se l'altro è visto come "simile", "pari", in definitiva appartenente alla stessa tribù. Per lo stesso motivo, se ad un gruppetto di podisti appartenenti alla stessa "conventicola" vuole aggregarsi uno "sconosciuto", il tacito accordo (subito messo in atto dal gruppo) è "Stronchiamolo!!!!" e tutti cominciano a correre come forsennati. Forse il rito del saluto (che, così concepito, lungi dall'essere vuota ritualità è anche scambio, relazione, riconoscimento del valore dell'esistenza dell'altro) s'è perso, con il concomitante smarrimento dell'affabilità, della cortesia, gentilezza, disponibilità che un tempo contraddistingueva la vita negli spazi urbani e non solo. Forse sempre più ci stiamo abituando a vivere chiusi dentro un duro guscio di solitudine che porta ciascuno ad ignorare l'Altro da sé, a non vederlo, a non sentirlo.

Tutto questo è indubbiamente molto triste e bisognerebbe porre rimedio, prima che i guasti dell'isolamento e della solitudine diventino irreparabili. Cominciamo, dunque, a fare il semplice esercizio di rivolgere una parola di saluto, di augurio, un semplice commento a tutti i podisti che incontriamo durante il nostro allenamento. Fare ciò non costa nulla e, alla fine, qualcosa raccoglieremo, anche se inizialmente il nostro salutare verrà accolto con un muro d’indifferenza. Cerchiamo dunque di essere sempre "affabili" e "conviviali" nel nostro approccio alla corsa. Se non accompagnata da simili qualità e da una bella dose di calore umano, la corsa - come ogni altro sport - non è davvero nulla".

lunedì 19 novembre 2007

APPLE RUN

Sabato pomeriggio si è svolta a Cavour la prima edizione dell'Apple Run, inserita nella manifestazione "Tutto Mele". Più che "Corsa delle Mele" a me è parsa la corsa del freddo... Mannaggia quanto ne ho preso! Credo sia stata una delle gare più "fresche" a cui abbia partecipato (ho visto gente correre più veloce il defaticamento verso la macchina che la gara...!).
Arrivato nel primo pomeriggio a Cavour, incontro nei pressi della zona ritrovo i miei amici Augusto e Fabrizio, con cui ritiriamo i pettorali e il pacco-gara, che consiste in 3 kg circa di mele più un salamino, acqua, marmellata, latte e alcuni gadget. Veramente ottimo. Augusto mi informa nel mentre che la partenza sarà un pò difficoltosa, in quanto situata nella via centrale di Cavour che è abbastanza stretta; il percorso poi si snoderà andando a circoscrivere la Rocca di Cavour. Ci saranno da compiere tre giri per un totale di 9,06 km (GPS Garmin). Finito il riscaldamento ci portiamo in zona partenza dove, mentre attendiamo che gli organizzatori chiamini uno a uno i "Top Runner" vedo davanti a me una maglia rossa e un profilo conosciuto... Ma è Andrea! Giusto il tempo di salutarlo e scambiare poche battute che il colpo di pistola fa muovere il colorato serpentone tra l'incitamento del pubblico. Come m'immaginavo la partenza è difficoltosa, impiego circa un centinaio di metri per prendere il mio passo e mi accorgo che gli atleti con cui i solito faccio gara sono davanti a me di circa una decina di secondi: mi lancio all'inseguimento e poco prima del cartello del primo km li raggiungo. Le sensazioni sono buone, decido quindi di stare davanti al gruppetto. Per ben due volte ricucio i distacchi con atleti che ci precedevano; al settimo km mi rilasso un attimo defilandomi leggermente, ho deciso di lanciare la volata lunga su un leggero falsopiano in salita a poco meno di un km dall'arrivo a cui seguirà una leggera discesa. Così faccio e la tattica mi dà ragione, concludo in 22esima posizione che, considerando l'alta qualità dei partecipanti, mi soddisfa: ho corso a una media di 3'23'' al km arrivando da una settimana di carico con 110 km nelle gambe quantitativo e poco qualitativo.
Alla gara sono seguite le premiazioni presso un tendone fortunatamente riscaldato dove ho potuto chiacchierare con più tranquillità con Andrea. Ho scoperto che abitiamo vicino e lavora praticamente davanti casa mia! Ciao Andrea, ti saluto anche da qui; persevera e vedrai che i miglioramenti arriveranno!





lunedì 5 novembre 2007

TROFEO INTERFORZE

Sabato mattina si è svolta al Parco Della Mandria l'undicesima edizione del Trofeo Interforze. Gara organizzata dalla Sezione Volante della Polizia di Stato di Torino e riservata agli appartenenti alle Forze Armate. Io ho partecipato con la squadra del Comando Regione Guardia Di Finanza del Piemonte, che si classificherà prima tra le società numerose e seconda a punteggio. La corsa, di 9,4 km, si è sviluppata completamente all'interno del Parco, prevalentemente su sterrato e per il resto su asfalto. Devo dire che non ho corso per niente bene. Già venerdì sera nel pre-gara mi sentivo un pò indolenzito nelle gambe, evidentemente non ho recuperato perfettamente la mezza di Trecate di domenica scorsa e inoltre giovedì ho svolto un allenamento abbastanza impegnativo; la gara è stata così un pò condizionata, non sono riuscito a correre bello sciolto anche per i lunghi tratti in sterrato che non mi aiutavano di certo. Stringendo i denti sono riuscito a concludere a una media di 3'32'' al km in dodicesima posizione. Peccato, ma sono cose che succedono. A parziale consolazione il fatto che ho corso in uno dei percorsi più belli secondo me su cui abbia mai gareggiato, completamente immerso nella natura; è fortunato chi abita nei pareggi della Mandria e può usufruirne per allenarsi.