venerdì 24 ottobre 2008

PREPARAZIONE INVERNALE


La settimana scorsa ho cominciato la preparazione invernale. Alla Mezza di Mantova è seguita una settimana di relax con ben tre giorni di riposo assoluto e uscite di corsa facile che mi hanno permesso di ricaricare le pile. Nella settimana che si sta concludendo solo uscite lunghe oltre l'ora, un collinare e un progressivo 50'+30', oltre a esercizi di potenziamento a carico naturale; dovrei andare avanti con questo programma fino alla prima settimana di Novembre. In questa fase di preparazione voglio aumentare leggermente il chilometraggio rispetto l'anno scorso per affrontare bene la stagione dei cross e il nuovo anno che molto probabilmente mi vedrà impegnato su gare lunghe, ma di questo ne parlerò in un prossimo post...

mercoledì 15 ottobre 2008

MEZZA MARATONA DI MANTOVA

Con qualche giorno di ritardo riesco a postare le impressioni ed emozioni della gara di domenica scorsa.
A Luglio, durante la Traslaval, Andrea mi aveva invitato ad aggregarmi alla sua società che aveva scelto questa come gara sociale e io molto volentieri avevo accettato.
Sabato mattina raggiungo ad Ispra Andrea e Alexia e con loro parto in direzione di Mantova dove il giorno seguente si sarebbe disputata la 17a Edizione della Maratonina Citta di Mantova. Competizione che come gli anni passati si sarebbe dovuta svolgere in Mantova città, percorrerendo un circuito per tre volte. Per cause di ordine pubblico però, nella stessa giornata si è disputata la partita di Serie B Mantova-Avellino, gli organizzatori hanno dovuto ripiegare su un percorso alternativo nel vicino comune di Cerese di Virgilio.
Sabato pomeriggio dunque arriviamo nella città dei Gonzaga e dopo aver lasciato i bagagli al Bed&Breakfast che ci ospiterà la notte ci rechiamo in centro per fare un pò di sano turismo. Mantova è proprio una bella città, molto viva. Trascorriamo tutto il pomeriggio tra i negozi del centro e gli edifici storici. Una pizza e tutti a nanna.
Domenica mattina l'aria è frizzante e di buon'ora ci rechiamo al ritrovo dove attendiamo i pulman dei Runners Valbossa, squadra di Andrea e Alexia, e degli amici dell'Atletica Verbano anche loro in trasferta. In zona partenza ho l'occasione di conoscere Cristian con cui scambiamo due chiacchiere.
Inizio con Andrea il riscaldamento, la gamba gira abbastanza bene e sono fiducioso. Il clima è fresco al punto giusto e il percorso, un circuito da percorrere due volte, si presuppone sia in piano: siamo infatti in piena campagna. Al colpo di pistola mi aggrego al gruppo di testa con Andrea, dopo un paio di chilometri vedo che però il ritmo è sul passo dei 3'30''/km e preferisco rallentare leggermente per impostare la gara sui 3'35''/km. Facendo ciò purtroppo rimango solo e così rimarrò fino alla fine. Verso il 5° mi raggiunge da dietro il valbossino trailer Zarantonello, gli faccio l'andatura fino al 10° ma poi cede leggermente lasciandomi nuovamente solo. Riesco a correre bene fino al 15° quando inizio ad avvisare i primi sintomi di stanchezza, cerco di reagire ma al 16° purtroppo si accende la spia della benzina e inizio a rallentare; faccio un paio di chilometri sui 3'45'' per rifiatare ma cambia poco. Tiro allora i remi in barca e nonostante ciò riesco ancora a rinvenire su due atleti che mi precedevano e mi gusto l'arrivo tra il tifo della gente presente.
Concludo in 14a posizione con un tempo di 1h16'18'', un minuto circa superiore all'obbiettivo che mi ero prefissato.
Sono tuttavia soddisfatto perchè fino a due settimane fa ero fortemente dubbioso sulla mia partecipazione alla gara per il fermo dovuto all'infiammazione al popliteo che mi ha fatto perdere una settimana di lavoro e inoltre gli ultimi allenamenti non sono stati proprio propedeutici alla distanza.
Anche da un punto di vista organizzativo non mi posso lamentare, ottimo ristoro, docce calde, un pacco gara proporzionato al costo iscrizione (maglietta tecnica, pasta, succo, polase, merendine) e un buon premio (zaino Mizuno, bottiglia di Lambrusco e torta sbrisolona).
L'unica pecca forse è stato il percorso, un pò monotono poichè si correva in aperta campagna tranne il transito in zona partenza/arrivo ma comunque ben presidiato e con pochissime macchine. Forse in Mantova sarebbe stato più caratteristico ma non mi sento di criticarlo del tutto.
Il pomeriggio è trascorso infine nuovamente in centro a Mantova, dopo un rifocillante pranzo in compagnia di alcuni atleti dell'Atletica Verbano. Come si vede dalla foto sotto è partita la campagna acquisti...!
In conclusione si è trattata di una trasferta molto bella, ringrazio ancora Andrea ed Alexia per la compagnia ma anche gli tutti altri amici del Valbossa e del Verbano che conosco. Un saluto in particolare anche a Cristian, con cui nel dopo gara ho potuto parlare con più calma. Grazie di tutto Cristian, è stato un vero piacere!

mercoledì 8 ottobre 2008

IL RECORD DI GEBRE

Copio incollo un recente articolo di Enrico Arcelli pubblicato sul sito Novararunning, sul recente record di Gebre:

Il 28 settembre è arrivato il nuovo record mondiale di Haile Gebrselassie: 2.03'59", 27 secondi meglio di quanto aveva fatto nel 2007, sempre nella velocissima maratona di Berlino. Anche se di un solo secondo, è caduto così anche il "muro delle 2 ore e 4 minuti. Le due mezze maratone sono state corse in tempi molto simili: 62'04" e 61'55", anche se - rispettando così il principio del "negative split" - la seconda metà, sia pure di pochissimo, è stata corsa più velocemente della prima.
La velocità media di Gebre è passata dai 20,346 km/h ai 20,419 attuali. Ogni frazione di chilometro è stata corsa in 2'56"2 invece che in pochi centesimi in meno di 2'57"; ogni 5000 metri in 14'41"5 invece che in 14'44"8. Sembrerebbero miglioramenti minimi (circa lo 0,36%), ma sono dell'ordine di grandezza di quelli che avvengono di solito nell'atletica.
La tabella qua sotto dimostra quanto sia stata incredibilmente uniforme l'andatura dell'etiope; l'ultima colonna, infatti, indica che - rispetto alla velocità media - le variazioni siano state minime. Questa del resto è una costante i tutte le gare-record dai 3000 m in su.
Distanza (km) Passaggio
(h, min, s)
Parziale
(min, s)
Velocità
(km/h)
Differenza percentuale
con la velocità media
5 km 14'35" 14'35" 20,571 + 0,74%
10 km 29'12" 14'37" 20,525 + 0,51%
15 km 44'03" 14'51" 20,202 -1,065%
20 km 58'50" 14'47" 20,293 -0,619%
25 km 1.13'40" 14'50" 20,225 -0,956%
30 km 1.28'25" 14'45" 20,339 -0,395%
35 km 1.43'05" 14'40" 20,454 +0,171%
40 km 1.57'34" 14'29" 20,713 +1,439%
42,195 km 2.03'59" 6'25 20,525 +0,514%
Qual è il futuro della gara dei 42 chilometri e 195 metri?
Gebrselassie afferma che, se troverà una gara altrettanto ideale (per il clima e per le lepri) pensa di poter fare 2.03'30". Veniva, del resto, da alcuni mesi tormentati da infortuni, anche se già a Pechino aveva dimostrato di essere guarito, avendo corso i 10.000 m (in cui era arrivato sesto, dietro i suoi due connazionali Kenenisa Bekele e Sihine, i due keniani Kogo e Masai e l'eritreo Tedese) in 27'06"68.
Il futuro della maratona, in ogni caso, non è rappresentato - a parer mio - dal pur straordinario 35enne di Asella, nella zona etiope dell'Arsi, ma dai keniani Wanjiru e Lel. Nella maratona maschile, ormai tira un vento completamente nuovo, come si era già capito, soprattutto in primavera, dopo la maratona di Londra. A Pechino si è avuta la conferma. Il tempo con cui il keniano Samuel Kamau Wanjiru ha vinto è stato straordinario. Lo è già di per sé, poiché il tempo del keniano è stato di 2.06'32" e, soprattutto, quella prestazione è stata ottenuta con valori elevati di temperatura e di umidità (con il clima fresco sarebbe arrivato il record del mondo), con cambi di andatura continui e con una partenza folle, voluta dai keniani che, evidentemente, temevano le conseguenze di una gara tattica.
Wanjiru, in ogni caso, è un atleta formidabile, detentore del record mondiale della mezza maratona (58'33") e con un primato personale di 26'41"75 sui 10.000 m. E' allenato da un giapponese e si sa che nel Sol Levante i segreti dell'allenamento per la gara dei 42,2 chilometri sono ben conosciuti. Ora che non hanno più connazionali di gran valore da seguire, neppure a livello femminile, utilizzano il loro sapere per allenare i keniani. Un po' come fanno alcuni tecnici italiani.
Quanto a Martin Lel, vincitore di tre maratone di Londra e di due di New York, prima di Pechino era stato debilitato negli ultimi mesi da problemi di salute e nella prova olimpica è arrivato soltanto quinto. Credo, in ogni caso, che siano proprio Lel e Wanjiru i più seri candidati a infrangere il prossimo muro, quello delle 2 ore e 3'.
Qualcuno ha parlato delle possibilità che l'uomo correrà presto la maratona sotto le 2 ore. A questo proposito, Gebrselassie ha affermato che occorrono ancora almeno 20 anni per arrivare a quel limite. Anche se il passato ci ha insegnato che le capacità di miglioramento dell'uomo sono talvolta imprevedibili, credo che l'etiope abbia ragione; l'incremento della velocità media rispetto a quella del record attuale dovrebbe essere del 3,3%, vale a dire di quasi 10 volte tanto di quanto ha fatto Gebre da Berlino 2007 (2.04'29") a Berlino 2008 (2.03'59"). Un egual miglioramento, porterebbe il record dei 10.000 m a 25'15" e quello dei 5000 m a 12'12"!