domenica 15 novembre 2015

6a ECOMARATONA DEL BARBARESCO 2015

Oramai è per me un appuntamento immancabile questa manifestazione sulla doppia distanza dei 21 e 42 km con connotazione eco che si corre il primo weekend di novembre su e giù per i bric delle langhe albesi.

Questo inizio di autunno ci ha regalato un clima mite, a momenti quasi primaverile e anche il primo novembre, giorno della gara, una giornata tersa e tiepida accoglie i mille partecipanti presenti ad Alba. Finalmente l'organizzazione sta riscuotendo il successo meritato tanto che le iscrizioni sono state chiuse anzitempo per il raggiungimento della quota massima ammissibile.
Il percorso è il solito e lo conosco a memoria: sono tre le salite più importanti miste a un continuo saliscendi tra le vigne accese dai colori autunnali tra Alba e Barbaresco. Io non ho un'idea chiara sullo mio stato di forma; l'ultimo periodo di allenamenti è stato piuttosto scarso con ben poca qualità per alcuni problemi fisici e la condizione ne ha per forza di cose risentito, ma la fiducia e la voglia di fare bene ci sono sempre e con questa convinzione parto per affrontare questi 21 chilometri a me molto cari.
Dopo le prime battute in piano in cui tengo la testa della gara è un atleta a me sconosciuto di Genova che mena le danze imprimendo un buon ritmo, provo a stargli dietro studiando le sue difficoltà nelle viscide discese ma quando mettiamo i piedi sull'asfalto nella lunga salita verso Barbaresco poco alla volta guadagna terreno portandosi a ruota un altro concorrente lasciandomi in compagnia di altri due atleti, entrambi della Dragonero.
Dopo il passaggio a Barberesco, più o meno a metà gara, inizio però ad accusare una precoce stanchezza, cerco di metterci una pezza in ogni modo senza però ottenere il risultato sperato. Perdo contatto dai due compagni d'avventura, siamo circa al quindicesimo chilometro e c'è ancora da affrontare l'ultima ripida salita della collina di Altavilla. Oltre alle gambe perdo un pò di concentrazione, inutile negarlo, la carica agonistica è scemata del tutto e l'unico pensiero che mi rimane è quello di arrivare al traguardo.
Corro svogliatamente i tre chilometri finali in discesa, con un ultimo piccolo guizzo d'orgoglio a tenere lontano l'atleta che mi seguiva e che si stava pericolosamente avvicinando.
Concludo così la mia quinta partecipazione in quinta posizione con un tempo di ben 3'30'' superiore all'anno scorso che rispecchia le opache sensazioni provate in gara.

Che dire per concludere, innanzittutto vanno rinnovati i complimenti allo staff organizzativo capitanati dall'amico Massimo Casagrande che ha tirato su un'altra bella edizione di questa gara, conosciuta sia per il paesaggio da cartolina attraversato ma anche e probabilmente soprattutto per il pranzo finale incluso nel costo d'iscrizione oltre che per tutti gli altri aspetti, pacco gara e medaglia da finischer che ne fanno davvero un appuntamento da non farsi sfuggire. E' vero, un paio di sbavature ci sono state e creato qualche mormorio, prontamente segnalate sono sicuro che saranno ben superate.
E infine il piacere di correre con l'amico Pitt in trasferta enogastronomica qualche giorno in langa.

Sulla pagina dell'evento le foto e le classifiche.