Quando mi iscrissi al Giro dell'Elba ero consapevole dagli articoli apparsi qua e là in rete che negli ultimi anni lo staff organizzativo avesse perso un pò lo smalto nell'allestire la manifestazione.
Ci fu polemica ad esempio un paio d'anni fa sul sito Podisti.Net per quanto riguarda l'iscrizione alla gara che obbligava a comprare il pacchetto gara più soggiorno presso le strutture convenzionate. Lettera della Fidal a chi di dovere e quest'anno l'iscrizione sarebbe costata 250€ oppure, se abbinata alla prenotazione alberghiera, 75€. Cambia la forma, ma non la sostanza; come capita fatta la legge trovato l'inganno. Devo dire che comunque gli alberghi proposti erano molto validi e l'offerta vantaggiosa; noi ci siamo trovati bene.
La gara. La prima tappa prevedeva una cronometro individuale di cinque chilometri da percorrere sul circuito cittadino di Porto Ferraio. Percorso ridotto a neanche quattro chilometri (3,6 km da Garmin) su strade in alcuni punti aperte al traffico. Va bene per una non competitiva di paese, non accettabile secondo me per una gara nazionale. Una piccola accortezza, non fondamentale è vero, sarebbe stata quella di segnalare sull'ordine di partenza per ogni concorrente, l'ora in cui sarebbe partito.
La seconda tappa a mio gusto è stata la più bella per il percorso che ci ha portato per ben due volte sul mare attraversando sentieri immersi nella macchia mediterranea. Dura ma bella, e lo sarebbe stata ancor di più se fosse stata una giornata di sole.
Il terzo giorno siamo stati a Rio dell'Elba, partenza caotica con macchine parcheggiate male e una transenna in mezzo alla strada dopo il primo passaggio in paese. Percorso duro ma anonimo, è stata tagliata la parte più bella per sentito dire che saliva a le Panche. Anche qui nella lunga discesa in direzione Rio Marina la strada non è stata completamente chiusa al traffico, non è stato simpatico trovarsi un pulman svoltata una curva che saliva.
La quarta tappa partiva da Capoliveri e ci portava sul Monte Calamita, salita iniziale veramente dura fortunatamente non lunghissima. Percorso bello con ampio panorama sul mare, peccato anche in questo caso la giornata non eccezionale nuvolosa e ventosa.
L'ultima tappa che si sarebbe dovuta svolgere a Marciana è stata annulata per impraticabilità di alcuni tratti del percorso nel bosco per il maltempo. Decisione sicuramente giusta, la sicurezza prima di tutto; è anche vero però che le previsioni del tempo da una settimana prospettavano maltempo, da un'organizzazione con vent'anni di esperienza mi sarei aspettato un percorso alternativo.
Il mio giudizio su questo giro non è positivissimo, più che una gara nazionale mi è parsa una bella non competitiva, tappe accorciate, invertite nei giorni per concomitanze con altre manifestazioni (Marciana si sarebbe dovuta correre al posto di Capoliveri), costo di iscrizione sopra la media, 75€ per 5 tappe (47€ la Traslaval sempre per 5 tappe), mancanza del chip che invece c'era negli anni passati.
Da un punto di vista turistico nulla da eccepire, l'Elba è molto bella e almeno una volta credo si debba visitare.
Ci fu polemica ad esempio un paio d'anni fa sul sito Podisti.Net per quanto riguarda l'iscrizione alla gara che obbligava a comprare il pacchetto gara più soggiorno presso le strutture convenzionate. Lettera della Fidal a chi di dovere e quest'anno l'iscrizione sarebbe costata 250€ oppure, se abbinata alla prenotazione alberghiera, 75€. Cambia la forma, ma non la sostanza; come capita fatta la legge trovato l'inganno. Devo dire che comunque gli alberghi proposti erano molto validi e l'offerta vantaggiosa; noi ci siamo trovati bene.
La gara. La prima tappa prevedeva una cronometro individuale di cinque chilometri da percorrere sul circuito cittadino di Porto Ferraio. Percorso ridotto a neanche quattro chilometri (3,6 km da Garmin) su strade in alcuni punti aperte al traffico. Va bene per una non competitiva di paese, non accettabile secondo me per una gara nazionale. Una piccola accortezza, non fondamentale è vero, sarebbe stata quella di segnalare sull'ordine di partenza per ogni concorrente, l'ora in cui sarebbe partito.
La seconda tappa a mio gusto è stata la più bella per il percorso che ci ha portato per ben due volte sul mare attraversando sentieri immersi nella macchia mediterranea. Dura ma bella, e lo sarebbe stata ancor di più se fosse stata una giornata di sole.
Il terzo giorno siamo stati a Rio dell'Elba, partenza caotica con macchine parcheggiate male e una transenna in mezzo alla strada dopo il primo passaggio in paese. Percorso duro ma anonimo, è stata tagliata la parte più bella per sentito dire che saliva a le Panche. Anche qui nella lunga discesa in direzione Rio Marina la strada non è stata completamente chiusa al traffico, non è stato simpatico trovarsi un pulman svoltata una curva che saliva.
La quarta tappa partiva da Capoliveri e ci portava sul Monte Calamita, salita iniziale veramente dura fortunatamente non lunghissima. Percorso bello con ampio panorama sul mare, peccato anche in questo caso la giornata non eccezionale nuvolosa e ventosa.
L'ultima tappa che si sarebbe dovuta svolgere a Marciana è stata annulata per impraticabilità di alcuni tratti del percorso nel bosco per il maltempo. Decisione sicuramente giusta, la sicurezza prima di tutto; è anche vero però che le previsioni del tempo da una settimana prospettavano maltempo, da un'organizzazione con vent'anni di esperienza mi sarei aspettato un percorso alternativo.
Il mio giudizio su questo giro non è positivissimo, più che una gara nazionale mi è parsa una bella non competitiva, tappe accorciate, invertite nei giorni per concomitanze con altre manifestazioni (Marciana si sarebbe dovuta correre al posto di Capoliveri), costo di iscrizione sopra la media, 75€ per 5 tappe (47€ la Traslaval sempre per 5 tappe), mancanza del chip che invece c'era negli anni passati.
Da un punto di vista turistico nulla da eccepire, l'Elba è molto bella e almeno una volta credo si debba visitare.