Dopo la mia prima partecipazione nel 2015 a questa manifestazione in terra novarese anche quest'anno ho corso la mezza maratona di San Gaudenzio, gara di sola approvazione UISP ma che, come sta succedendo in giro per l'Italia per altri eventi, ha riscosso un notevole successo in numero di partecipanti; infatti gli iscritti saranno oltre i duemila tra i non competitivi impegnati sulla distanza minore di 9,3 km e la maggioranza sulla distanza dei 21: saremo 1800 a tagliarne il traguardo.
L'anno scorso la gara fu condizionata dal meteo, era sì una bella giornata serena ma funestata dal vento che tirava teso per tutta la seconda parte del tracciato. Quest'anno sembra meglio, il cielo è azzurro e all'arrivo a Novara sta per spuntare il sole, solo la temperatura è un pò fredda assestandosi un paio di gradi sotto lo zero.
Dopo la solita trafila del ritiro pettorale e il piacevole incontro-raduno con gli amici di runningforum.it nel comodo palazzetto dello sport, incomincio il riscaldamento insieme a Sarah che ahimè viene in parte vanificato dal ritardo di dieci minuti della partenza. Qui inoltre non sono previste le griglie e portarsi in partenza con un filo di anticipo è d'obbligo se si vuole partire decentemente senza calpestare gli intelligenti che non sanno posizionarsi correttamente in base alle proprie qualità.
Fatto sta che si parte, in poche decine di metri prendo facilmente il mio passo risalendo il gruppone. Mi sento salutare al volo da una canotta gialla che arriva forte da dietro, è lo zio Rigo che sorpresa! Qualche veloce parola e poi lui rallenta mentre io proseguo col mio passo insieme a un gruppetto di tre atleti.
Ho freddo, non ho sensibilità alle mani e schiacciare il tasto lap al quinto chilometro è un'impresa, le gambe invece, per fortuna, girano bene. Siamo fuori Novara e poco a alla volta entro del tutto in temperatura, il percorso è un pò noioso è vero, ma a me spaziare tra campi e cascine piace e non poco. Oltrepassata la metà gara senza alcuna azione da parte mia inizio una lenta ma inesorabile rimonta nei confronti degli atleti che mi precedono sbarazzandomi allo stesso tempo dei ragazzi che mi avevano fatto compagnia fino a quel momento. Ah che bello senza vento! Su queste stradine l'anno scorso era una lotta impari contro il dio eolo mentre oggi è tutto più facile, anche se, a sensazione ma poi avvallata dai dati del garmin su strava, mi accorgo che stiamo correndo su un leggerissimo falsopiano a salire.
Si punta su Novara, in fondo in mezzo alla foschia scorgo la cupola dell'Antonelli ma con gli occhi cerco la torre delle antenne che si erge vicinissima alla zona d'arrivo. Entrati in città un serie consistente di svolte ci porta velocemente nei pressi dello stadio dove, oramai solo, corro gli ultimi metri di questa gara sul tappeto rosso.
Chiudo questa mia seconda mezza da inizio anno in 1:16'03'' e in ventiduesima posizione, qualche secondo oltre a ciò a cui puntavo ma consapevole, dopo l'analisi dei parziali ogni 5 km corsi tutti in progressione e quindi in negative split, che il freddo patito prima dello start mi potrebbe aver rallentato nella prima parte di gara.
Nessun problema, le sensazioni anche oggi sono state molto buone e la stagione è appena incominciata!