Sullo storico tracciato del Campaccio si sono svolte nella giornata di ieri le finali nazionali dei campionati di società di corsa campestre, che hanno visto al via le migliori squadre d'Italia. Da padroni, come sempre, i club sportivi militari anche se qualche ottimo piazzamento è stato messo a punto da atleti rappresentanti squadre civili.
Giunti sul posto con gli amici della Base Running che ci offerto il viaggio in pulmino ho avuto modo di gustarmi tutte le gare precedenti la mia che da orario si sarebbe disputata come ultima prova.
Che dire... impressionanti le ragazze e ancor più gli uomini: a bordo tracciato durante il cross corto si percepiva la velocità, e la facilità, con cui corrono questi Atleti Velociraptor, percezione che le immagini televisive non riescono e restituire completamente.
La mia gara.
La settimana di allenamenti mi ha restituito nuovamente buone sensazioni di corsa e sono arrivato a San Giorgio ben motivato a fare bene anche se conscio che in questo tipo di gare la posizione finale lascia almeno per atleti del mio rango il tempo che trova e l'importante a parer mio è quello di correre bene per portare punti utili alla classifica finale di società.
La partenza è alle 14 in punto, la squadra del CUS Torino oltre a me è composta dal sempreverde Salvatore Calderone, Luca Ferroglio e Tagnese Andrea; assente purtroppo per febbre Diego Marson.
Come sempre allo sparo di pistola il ritmo è da subito veloce, l'ampio imbuto di lancio permette di correre senza grossi problemi ma appena si entra nel rettilineo d'arrivo accuso qualche problema di traffico che subirò per quasi metà del primo giro. Il fondo è molto bello completamente su erba, asciutto per merito di una giornata grigia e fredda che ci ha graziato dalla prevista pioggia. Il percorso, da affrontare per cinque tornate è identico a quello collaudatissimo del Campaccio: dalla zona stadio intorno alla pista di atletica ci porta poi verso il boschetto, dove il susseguirsi di curve, tornantini e avvallamenti lo rende molto nervoso. Dopo il secondo chilometro riesco a prender il mio passo che a sensazione è però troppo rapido tanto che dopo avere concluso il secondo giro decido rallento quel minimo per tornare a regime. Effetto che non si fa attendere e mi permette di correre la seconda parte di gara in buona efficenza recuperando anche qualche posizione.
Concludo in 179esima posizione, sulla carta un risultato non esaltante anche se la media al chilometro di 3'23'' secondo più secondo meno sui 10,6 km della gara rende l'idea che ho corso sui miei ritmi soliti. Le sensazioni poi sono state buone e ho condotto una gara regolare solo minimamente disturbata nelle fasi iniziali, ma questo fa parte del gioco.
Gli iscritti e i risultati dal sito Fidal.it
Giunti sul posto con gli amici della Base Running che ci offerto il viaggio in pulmino ho avuto modo di gustarmi tutte le gare precedenti la mia che da orario si sarebbe disputata come ultima prova.
Che dire... impressionanti le ragazze e ancor più gli uomini: a bordo tracciato durante il cross corto si percepiva la velocità, e la facilità, con cui corrono questi Atleti Velociraptor, percezione che le immagini televisive non riescono e restituire completamente.
La mia gara.
La settimana di allenamenti mi ha restituito nuovamente buone sensazioni di corsa e sono arrivato a San Giorgio ben motivato a fare bene anche se conscio che in questo tipo di gare la posizione finale lascia almeno per atleti del mio rango il tempo che trova e l'importante a parer mio è quello di correre bene per portare punti utili alla classifica finale di società.
La partenza è alle 14 in punto, la squadra del CUS Torino oltre a me è composta dal sempreverde Salvatore Calderone, Luca Ferroglio e Tagnese Andrea; assente purtroppo per febbre Diego Marson.
Come sempre allo sparo di pistola il ritmo è da subito veloce, l'ampio imbuto di lancio permette di correre senza grossi problemi ma appena si entra nel rettilineo d'arrivo accuso qualche problema di traffico che subirò per quasi metà del primo giro. Il fondo è molto bello completamente su erba, asciutto per merito di una giornata grigia e fredda che ci ha graziato dalla prevista pioggia. Il percorso, da affrontare per cinque tornate è identico a quello collaudatissimo del Campaccio: dalla zona stadio intorno alla pista di atletica ci porta poi verso il boschetto, dove il susseguirsi di curve, tornantini e avvallamenti lo rende molto nervoso. Dopo il secondo chilometro riesco a prender il mio passo che a sensazione è però troppo rapido tanto che dopo avere concluso il secondo giro decido rallento quel minimo per tornare a regime. Effetto che non si fa attendere e mi permette di correre la seconda parte di gara in buona efficenza recuperando anche qualche posizione.
Concludo in 179esima posizione, sulla carta un risultato non esaltante anche se la media al chilometro di 3'23'' secondo più secondo meno sui 10,6 km della gara rende l'idea che ho corso sui miei ritmi soliti. Le sensazioni poi sono state buone e ho condotto una gara regolare solo minimamente disturbata nelle fasi iniziali, ma questo fa parte del gioco.
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