Domenica scorsa l'appuntamento agonistico mi ha portato insieme a Sarah a Magenta, nell'hinterland milanese, dove la novarese Atletica Palzola
organizzava la terza edizione della Stramagenta, gara a circuito
cittadino con la certificazione della fidal per la distanza di 10 km;
un' ottima occasione quindi per misurarsi sulla distanza e per dare una
svegliata alle gambe dopo che nelle ultime tre gare avevo corso solo
mezze maratone.
La mattina del 7 febbraio la giornata è umida, non fredda, ma
con momenti di lieve pioggia, a Magenta siamo attesi in circa duemila
concorrenti tra la prova agonistica e quella non competitiva el
minuscolo palazzetto dello sport ci offre un posto coperto e caldo,
dedicato a tutta la logistica della manifestazione.
La partenza è alle
10:00 ma mi porto in griglia una decina di minuti prima, in realtà non
esistono griglie ma solo un ingresso dal davanti privilegiato ai primi
50 pettorali top, ingresso di cui però usufruiranno negli ultimi
minuti anche diversi concorrenti non autorizzati con sonori complimenti e
auguri di varia natura da noi pirla che ci eravamo correttamente
posizionati.
Pazienza, allo sparo perdo veramente poco tempo a zigzagare
i più lenti e a risalire parte del gruppo; la sede stradale, dopo una
prima svolta a destra dopo duecento metri dallo start e abbastanza ampia e da modo
di far sfogare il gruppone.
Come accennato il percorso di gara è un
circuito cittadino da affrontare due volte, nei minuti prima della
partenza l'amico Gianfranco Bedino mi ha ragguagliato a grandi linee su
quello che ci aspetta, a voce non è veloce e inoltre il fondo bagnato
farà prestare molta attenzione nei tratti in pavè e lose. E infatti
tutte queste considerazioni si concretizzano in gara: una volta
raggiunto il mio ritmo gara ed aver terminato di superare gli atleti più lenti mi concentro sui continui cambi di direzione e
soprattutto sul fondo stradale che alterna asfalto, porfido e
piastrelloni di pietra pericolosamente bagnati.
Fortunatamente le mie
boston hanno un buon grip e mi permettono di correre tranquillo, anche
se nelle svolte strette il timore c'è e tiro su il piede dal gas: oggi non si piega! Le
gambe rispondono bene ma non sono al top, non mi sento brillante come
nelle ultime gare probabilmente anche per il fatto che da tempo non correvo a questi ritmi per me molto sostenuti.
Concludo il primo giro e mi lancio per il secondo, al
cartello del quinto chilometro lappo il garmin che mi rende un 16'57'',
non male penso ma contemporaneamente penso anche che devo ripercorrere
tutto il giro e ho un attimo di flessione mentale. Corro al limite, la
lancetta è fissa e vicinissima alla zona rossa, a grandi linee mantengo
sempre la stessa posizione da inizio gara e verso gli ultimi due
chilometri ne guadagno qualcuna.
Patisco un leggero cedimento all'inizio
del chilometro finale ma oramai il profumo del traguardo è troppo
forte. Mi impegno a mantenere anocroa un'azione efficace e in spinta finchè ne ho ma senza fare alcun tipo di volata, a
duecento metri dall'arrivo c'è il professor Rondelli che attende la sua
atleta Reina a dare i tempi a tutti, ultima svolta e voilà il tappeto
del chip.
Concludo sfinito e senza polmoni in trentesima posizione
assoluta, con un crono finale di 34'00''. Soddisfatto e un pelo
rammaricato per non essere riuscito a scendere anche solo di un paio di
secondi sotto i 34 minuti ma va bene cosi, considerato il percorso molto nervoso, il clima e
preparazione. Qualche critica per l'organizzazione c'è stata, speriamo ne facciano tesoro.
6 commenti:
Bravo Frank, sempre un tempo ottimo! La curve a gomito e i cambi di direzione secchi nel tracciato andrebbero vietati in gare così brevi!
Grazie Enrico! Ma guarda un circuito cittadino è anche divertente, mi ricordo molte serali estive corse così, certo che però una gara certificata da tempo sarebbe più plausibile su un traccaito più filante anche se più anonimo, nei dintorni di Magenta non credo sia difficile trovarlo. Questa la vedrai bene come serale in tarda primavera! A presto!
Bravo Frank.
34 su un 10.000 con fondo scivoloso è un ottimo tempo.
Tempo di scaricare le mezze e lo migliori.
Ciao spaghetto
Sì ragazzo, vediamo come si evolve la stagione!
Sempre grandissimo Frank ;-)
Mauro
Grazie Mauro, troppo buono!
Posta un commento