sabato 7 maggio 2016

SARNICO LOVERE RUN 2016

 

Lo scorso fine settimana, complici la festività per il 25 aprile che cadeva di lunedì e una congiunzione favorevole dei miei turni con quelli di Sarah sul venerdì precedente, siamo stati quattro giorni sul lago d'Iseo in occasione della Sarnico Lovere Run, gara che da diverse fonti e commenti mi è sempre stata descritta come bella e meritevole di essere corsa.

Venerdì siamo dunque a Lovere, punto di arrivo della gara, a 25 km da Sarnico dove domenica mattina ci portano le navette e da dove i 3700 iscritti correranno lungo la strada che costeggia il lago. L'atmosfera è quella dei grandi eventi, i numeri sono grosso e la cittadina piccola ma la buona organizzazione già ben rodata dalle cinque precedenti edizioni permette che tutto fili liscio.
Mi avvicino a questo appuntamento non in pienissima forma nè fisica nè mentale; nelle due settimane a ridosso della gara sono stato colpito da un forte raffreddore che mi ha tenuto la testa chiusa e fatto saltare qualche allenamento, tanto che durante il servizio di pacer che ho svolto solo sette giorni prima alla mezza Santander organizzata dalla mia squadra a Torino ho vissuto sensazioni brutte negli ultimi chilometri. Come affrontare dunque questo impegno? L'idea è quella di partire rilassato e di godermi la prima parte di gara per poi vedere come sono le condizioni e così correggere il tiro in corso d'opera: la distanza è notevole per i miei canoni, quasi al limite e non ho velleità cronometriche.
Adotto quindi questa strategia e passate le prime centinaia di metri dopo lo sparo mi assesto a un comodo passo di crociera. Non guardo il crono se non al primo cartello chilometrico, cerco di correre agile ma non ci riesco perfettamente, una noia al tendine esterno al malleolo mi rende l'appoggio fastidioso e ciò mi sconforta pensando che proprio in queste prime battute al contrario volevo far girare le gambe senza troppe preoccupazioni.
Al ristoro del quinto chilometro raggiungo la minuta Elena Casaro, un volto noto con cui anni fa abbiamo condiviso le fatiche sui sentieri della Traslaval. Corriamo qualche metro insieme poi io guadagno qualcosa e non la vedo più. Nel mentre combatto sempre col fastidio alla caviglia e inizio a pensare che altri quindici venti chilometri così saranno eterni, tanto che dal quinto al decimo non mi diverto neanche più di tanto anzi, i pensieri sono cupi e l'unico obiettivo è quello di arrivare, vedo il traguardo come una liberazione e non come una conquista e ciò non è bello vero?!
E invece al decimo qualcosa cambia, sono solo e percepisco una presenza dietro di me, mi volto leggermente e vedo Elena che mi segue come un'ombra. Bene penso, almeno posso essere utile a qualcun altro oggi!
Inizia così una gara nella gara che molto brevemente sintetizzo in un ottimo affiatamento che le permettono dalla quarta posizione assoluta femminile ad agguantare il secondo posto correndo la secondo metà gara in buona e costanza progressione.
Il mio animo così si risolleva, il panorama poi di certo aiuta anche molto, una bella giornata di sole riempe di colori i nostri occhi pieni del verde delle montagne e del blu del lago e alzando lo sguardo si riesce a scorgere giù in fondo le cime imbiancate dell'Adamello.

Corro finalmente gli ultimi chilometri bene, leggero e senza fastidi, godendomi tutto ciò che è intorno a me e concludo la mia fatica in 1:37' netti in sessantacinquesima posizione. Neanche il tempo di rifiatare ed ecco che dopo soli tre minuti arriva anche Sarah con un eccellente quinto posto assoluto.
Avrei potuto fare meglio? Sì, ne sono certo. La relativa freschezza con cui sono arrivato e le immediate condizioni positive nei momenti successivi all'arrivo me lo confermano ma oggi è andata così e sono felice di aver scoperto una gara veramente bella e ottimamente organizzata che sicuramente mi rivedrà al nastro di partenza.
La nostra permanenza al lago si conclude lunedì, dopo un'uscita defaticante organizzato dallo staff della manifestazione capitanato da Gianni Poli sull'isolotto di Monte Isola offerto a un numero ristretto di partecipanti alla gara.
Qui sotto alcune foto, mie e della pagina fb dell'evento e un bel video finale: 
 

3 commenti:

Saverio ha detto...

Cattivello...aspettavi Sarah e la "tiravi" per la quarta posizione :-)))

Francesco ha detto...

a quanto hai girato alla mezza ?

franchino ha detto...

Saverio a saperlo che era lì dietro!
Francesco non so la media finale è stata 3'50''/km abbastanza alta.