lunedì 8 luglio 2013

VAL DI FASSA RUNNING 2013, 5a TAPPA

Ovvero il tappone...
E che tappone finale particolare quest'anno, sicuramente da ricordare.
Già da giovedì si rincorrevano tra noi partecipanti voci sul previsto maltempo che avrebbe colpito il giorno seguente la nostra zona, una rapida occhiata ai siti di previsioni meteo più attendibili ci promettevano pioggia con neve sui 1800/2000 mt. di quota. Il fatto che noi dovessimo arrivare ai 2200 dell'Alpe Lusia non ci rallegrava affatto.

Venerdì mattina lo spettacolo che ho potuto intravedere al di là della finestra appena sveglio è stato ancora peggiore di quello di lunedì mattina: foschia bassa, pioggia e neve puntando gli occhi in sù tra gli squarci di nebbia... Dopo un'oretta siamo tutti in piazza a Moena, lo speaker ritornando più volte sul discorso del brutto tempo ci avvisa che la partenza è ritardata prima di mezz'ora, poi di un'ora per dar modo di battere il sentiero e ripulire la zona di arrivo dove durante la notte sono caduti quasi quaranta centimetri di neve. C'è mormorio nel gruppo, ognuno reagisce e commenta come meglio crede addirittura qualcuno vuole boicottare la partenza per non so quale ragione. Insieme agli altri ragazzi diamo fiducia agli organizzatori e ci rintaniamo in un bar per far trascorrere il tempo e vestirci in modo adeguato, io decido di partire con la BreathTermo a manica lunga e un leggero k-way legato in vita, non voglio rischiare e qualche grammo di sicurezza in più non mi cambiano la vita.
A mezz'ora dalla partenza consegniamo le borse che ci verranno portate su e ci scaldiamo, manca poco, la concentrazione adesso è tutta sulla lunga salita e i mille metri di dislivello positivo da affrontare che di mancano per concludere questo giro.
Alle 10e30 partiamo! Io mi ritrovo praticamente davanti a condurre il gruppo per le prima centinaia di metri su asfalto che ci portano fuori paese, poco alla volta e con l'inizio della pendenza si delineano le posizioni e i ritmi con cui ognuno interpreterà la gara. Un dritto bello ripido su erba ci manda su un tratto nuovamente in asfalto in piano fino agli impianti di risalita per il Lusia. Attraversiamo la strada sopra il ponte di legno della pista da sci e qui inizia la vera salita. Un piccolo momento automotivazionale sulla prima dura rampa e... ma no, si ridiscende! Una discesa facile di quasi mezzo chilometro ci fa perdere qualche metro di quota, dopo un tornantino a sinistra la salita torna a farla da padrona.
Il tracciato in origine di dodici chilometri è stato modificato e accorciato in mattinata a poco più di nove per questioni di sicurezza in quanto il sentiero troi del buro da poco ripristinato è troppo stretto e difficoltoso da raggiungere in caso di emergenza; pazienza, sarebbe stato un intermezzo in piano prima dell'attacco finale così invece la salita sarà continua fino al traguardo.
Sto bene, il passo regolare mi permette di correre anche nei pezzi più ripidi, non mi curo di chi sta davanti o dietro ma solo di stare rilassato, forzare e piantarsi sarebbe la fine. In alcuni tornanti più stretti vedo con la coda dell'occhio gli amici Claudio Braganti e Alessandro Lombardo, nel caso mi dovessero passare potrebbero essere un aiuto psicologico far fare a loro l'andatura.
A quota 1800 passiamo a fianco della stazione intermedia della funivia che ci riporterà a valle, qui c'è anche il rifugio in cui pranzeremo. Imbocchiamo la pista da sci un bel drittone corribile fino a un doppio tornantino a esse dove uno spettatore ci anticipa quel che ci aspetta "dai ragazzi adesso un pò di sapone" eh sì, adesso si inizia a ballare o meglio a sghiare, i piedi incominciano a calpestare la neve.
Poco alla volta il sentiero si trasforma in due rotaie dove poter correre, ai lati e in centro l'altezza della neve fresca aumenta sempre più. Il paesaggio cambia, tutto è bianco sembra che ci abbiano catapultato in un'altra dimensione, in un'altra stagione... i passi incerti e spesso scivolosi  mi costringono ad alternare la corsa alla camminata veloce, vengo raggiunto da Claudio e da Alessandro, due parole con loro e ognuno poi avanti col proprio ritmo.
Ad un certo punto di colpo mi ritrovo in mezzo a due muri alti due metri di neve, è una vecchia slavina, impressionante... Non vedo niente se non a pochi metri di fronte a me tanto che sento la voce di Bruno prima ancora di vederlo, "dai capitano, mancano duecento metri..." duecento?! ma non vedo nè sento nulla... è tutto ovattato ma basta fare una breve semicurva a destra e la flebile voce dello speaker si fa poco alla volta più chiara così come la vista offuscata di alcune ombre diventa nitida e mi permette di vedere l'arco gonfiabile dell'arrivo che supero a braccia alzate.
Che esperienza! Niente di epico o da supereroi, ma sicuramente molto particolare che rimarrà impresso a lungo nei miei più bei ricordi di corsa vissuta.
Tempo di farmi mettere la medaglia al collo che vengo abbracciato da una spessa coperta, subito dentro al rifugio a cambiarsi al caldo e poi giù in funivia a mangiare.

Termina così in decima posizione in classifica generale la mia sesta esperienza al giro della val di Fassa, la seconda del nuovo corso post-Traslaval. Il mio giudizio non può che essere positivo, quest'anno i percorsi grazie anche allo zampino di un persona nota ;-) sono stati eccezionali e di grande scenografia, c'è qualche aspetto ancora da sistemare ma sono veramente piccolezze, per me questo rimane sempre un appuntamento imperdibile, provatelo almeno una volta!

9,6 km 1060 D+ in 1:07'58''
15° classificato.
Le classifiche qui;
foto e comunicati stampa sul sito NewsPower.it

 
Niente può fermare Mirko in sella al suo trial...
 
 Il passaggio di Massimo Galliano nella vecchia slavina.

19 commenti:

Enrico ha detto...

Che co(r)sa epica! Bravo per non esserti fatto deconcentrare dalla situazione anomala, e per la posizione finale.. chapeau!
(a gennaio ti darò il cambio con gli sci stretti..;-)

franchino ha detto...

Grazie!
Marcialonghi?!

saverioba74 ha detto...

Complimenti! Bella corsa, bel piazzamento e bel racconto. La gara sembra davvero bella e ben organizzata, i posti sono stupendi però la vedo anche molto dura!

Kikko ha detto...

Frank,io verrei a correrla solo per i posti perchè con tutte quelle salite e poche discese non mi divertirei molto nel senso che rimarrei li bloccato da qualche parte;-)
Complimenti per il garone che hai fatto come sempre!

franchino ha detto...

Grazie Saverio, la gara e la vacanza meritano tantissimo, te la consiglio!

@ Kikko: grazie ragazzo, comunque a parte il tappone si sale e si scende sempre!

Kikko ha detto...

Allora prima o poi cercherò di trovare il modo di parteciparvi!

Andrea87 ha detto...

che spettacolo! L'anno prossimo voglio farmela tutta! complimenti a te

franchino ha detto...

Dai Kikko, mi farebbe piacere! Tutti nel nostro squdrone "A sarà düra... ma arivuma!"

@ Andrea: come sopra per Kikko, sono sicuro che sarebbe un'esperienza che ti entusismerà, l'assaggino tu lo hai già avuto ;-)

Giuseppe ha detto...

Spettacolare e come sempre gran bel risultato, complimenti.

andr99 ha detto...

Bellissima esperienza che mi piacerebbe fare. Complimenti per la tua gara ed anche per il bellissimo racconto ;)

franchino ha detto...

Grazie Giuseppe!

@ Andr99: grazie, facci un pensiero ;-)

Master ha detto...

Sei sempre il migliore Frank!
Nessuno ti ferma ormai!!

Saverio ha detto...

Ciao Franchino,questa tappa penso che non ce la scorderemo mai.
Comunque la rifarei e alle stesse condizioni!

franchino ha detto...

Troppo buono Master!

@ Saverio: una tappa aprticolarissima che rimarrà neggli annali, il meteo ci ha negato il panorama sul gruppo delle Pale di San Martino ma ci ha ricompensato con una scenografia da brividi. Forse ho ridotto un pò anche il discorso tecnico, ma le condizioni erano uguali per tutti quindi va bene così!

Pimpe ha detto...

bello lo scenario...
ma preferisco il mare :D

grande ragazzaccio !

Anonimo ha detto...

Sempre tosto Frank! Complimenti
Milo1973

franchino ha detto...

@ Pimpe: troppa acqua, casino... la montagna è più contemplativa :-P

@ milo: grazie ragazzo!

icuginichecorrono ha detto...

Alla grande, allora domani al giro del lago di Moncenisio ci se? Ci vvediamo li

franchino ha detto...

no mi spiace sto facendo il tour delle langhe e roer.