martedì 28 novembre 2017

8a ECOMARATONA DEL BARBARESCO 2017

L'autunno è la mia stagione preferita e gareggiare in questi giorni è per me un vero piacere, le temperature calde dell'estate lasciano il posto a quelle più fresche e i colori della natura si accendono prima di spegnersi definitivamente in inverno.

Dall'ultimo post dedicato al giro a tappe in val di Fassa sono passati tre mesi in cui i miei allenamenti e gara hanno avuto un andamento altalenante. 
La settimana dopo il giro, durante una gara serale qui a Torino mi sono infortunato al piede destro, nulla di grave tanto che dieci giorni dopo ero al via insieme a Sarah alla Mapei Day Bormio-Stelvio. Alla partenza sapevo che ero in bilico tra l'azzardo e l'osare ma ci ho provato ugualmente, fino al cartello dei -6 km all'arrivo quando sono stato costretto ad alternare la corsa al passo per il riacutizzarsi del fastidio dovuto all'infiammazione. Agosto è trascorso così tra il riposo per guarire bene e la ripresa degli allenamenti nel pessimo clima afoso che ci offre la città di Torino.
I primi di Settembre ho corso a Moena la Marcialonga Running, un altro tra i miei appuntamenti irrinunciabili, in una condizione di non ancora completa forma. A fine mese invece un mesto ritiro alla Hipporun di Vinovo corsa da malato.

A ottobre sono finalmente risuscito ad allenarmi abbastanza bene riuscendo a dare un senso alle settimane di preparazione che mi ha proposto per l'inverno Germano e così il giorno 29 mi sono presentato sulla linea di partenza dell'ottava edizione della Ecomaratona del Barbaresco di Alba che ho corso sulla distanza più breve della mezza maratona; è stata la mia settima partecipazione a questa gara a cui sono molto affezionato avendone vinto tre edizioni e salito sul podio assoluto altre due. Domenica mattina la giornata ad Alba è serena e quasi calda, pronta a regalare al migliaio di iscritti divisi sulle due distanza una bella gara sul percorso che si snoda tra le colline delle langhe coltivate a vite; tempo di salutare i tanti amici che incontro ed è ora di partire! Allo sparo di pistola un primo gruppetto di avvia prendendo qualche decina di metri di vantaggio sui diretti avversari tra cui mi ritrovo anche io.
Il percorso lo conosco oramai a memoria e sfrutto i primi chilometri in piano per scaldarmi bene  cercando di correre con facilità, le gambe girano bene e le primissime sensazioni sono buone. Mi raggiunge un gruppetto di atleti in cui ci sono tra gli altri l'amico Luca Giraudo ed Enzo, conosciuto recentemente all'arrancabirra. In questo periodo a differenza degli anni passati non sono ancora andato a correre una volta in collina e quindi sono completamente a digiuno di pendenze, ciò nonostante nell'affrontare la prima salita in asfalto che ci porta a ridosso della località Altavilla riesco a tenere un buon ritmo senza grosse difficoltà tanto da portarmi davanti ad allungare la fila. Scollinato su Altavilla una bella sterrata che ripercorreremo a ritroso negli ultimi chilometri di gara ci porta con una piacevole discesa ad attraversare le vigne che a causa della siccità di questo anomalo autunno sono diventate sabbiose. Dopo un breve zigzagare tra i filari si tira giù dritto per un discesa più ripida e qui pago un pò, perdendo qualche decina di metri dalle capre che danzano sulle punte,  non prendo rischi e mi adeguo, sapendo che il tratto a venire sarà a me più favorevole.
E infatti nel bel sentiero che costeggia il fiume Tanaro il gruppetto si ricompatta, si rifiata e si butta giù qualche battuta poi, ritornati sull'asfalto, è di nuovo gara e poco alla volta riesco nuovamente ad avvantaggiarmi correndo a buon ritmo la salita che ci porta fino al paese di Barbaresco. Qui c'è il solito passaggio va-e-vieni sulla via centrale del paese con il giro di boa ad abbracciare la bella torre medioevale, prima del bivio che separa il percorsi delle due distanze: a sinistra si continua per la maratona, noi svoltiamo a destra.
La pendenza è favorevole e l'atleta che mi precede poco lì davanti mi fa cenno con la mano di tornargli sotto per proseguire insieme ma non in questo momento ne ho la capacità, stiamo per affrontare un bel tratto sulla dorsale della collina che permette alla vista di spaziare a centottanta gradi sugli ondulati declivi ordinatamente rigati dalle vigne. La strada riprende a salire, corro col mio passo in maniera regolare ed efficiente, a differenza dell'anno scorso dove mi ricordo qui fui colto da un momento di difficoltà. Il ragazzo che mi precede guadagna progressivamente vantaggio, transitiamo dalla località Tre Stelle per poi ritornare sullo sterrato attraverso un vigneto in discesa. Discesa lunga prima su erba e nel tratto conclusivo più ripido in cemento, un vero frulla gambe che ci immette sulla provinciale appena asfaltata dove vengo raggiunto da Luca. Con lui affrontiamo l'ultima e più dura salita che ci riporta il località Altavilla da dove siamo passati a inizio gara. Cartello degli ultimi tre chilometri e giù in picchiata verso il traguardo che taglio mano nella mano con Luca. Si conclude così la mia settima partecipazione a questa gara in undicesima posizione, con la prestazione più lenta di sempre ma in linea con le mie attuali condizioni.
La mia attività su strava qui.



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