martedì 25 giugno 2013

VAL DI FASSA RUNNING 2013, 2a TAPPA

E alla fine alla Val di Fassa Running arrivò... la neve!

Affacciarsi alla finestra lunedì mattina è stato un momento demotivante, foschia bassa, pioggia intensa e neve a circa 1800 mt. di quota... bene, cioè male, la tappa del giorno ci avrebbe dovuto portare ai 2000 slm...
Quando eravamo già tutti pronti in casa per partire e raggiungere Campitello mi telefona Andrea che mi comunica che la tappa è stata annullata, un veloce tam tam tra telefonate e feisbuc per conferma e inizia una giornata di riposo obbligatorio trascorsa da turisti a Bolzano; la gara verrà recuperata mercoledì andando a occupare il giorno di riposo classico.
A sarà düra... ci toccheranno così quattro tappe consecutive di cui due particolarmente impegnative.

Stamattina invece un bel sole e cielo terso ci augura il buongiorno, solita colazione al quartier generale della squadra con Omar, Eugenio, Sarah e Marco e dopo poco siamo alla partenza di Campestrin.
Oggi ci aspetta una tappa che sulla carta sembra semplice, ma la piccola esperienza che mi sono fatto correndo su e giù per questi sentieri non mi fanno abbassare la guardia,... mai vista una tappa facile in valle!
Le gambe girano bene nel riscaldamento e mi sento già più adattato alla quota rispetto a due giorni prima, le premesse sono buone e cercherò di sfrutarle al meglio.
Alla partenza i top, sulla scia dell'amico Vito Sardella, partono abbastanza spediti; i primi quattro chilometri sulla forestale in direzione Canazei seppur in falsopiano a salire permettono di correre a un buon ritmo, io mi tengo guardingo insieme agli atleti del gruppetto inseguitore.
Arrivati a Campitello e oltrepassata la zona del parcheggio della funivia dove ci troveremo domani, svoltiamo sull'asfalto per passare nell'altro versante della valle. Sto bene e faccio il mio passo, riesco a guadagnare un piccolo vantaggio che mi sarà utile nella successiva salita piuttosto ripida e difficile da correre, un misto di terra e sassi che non mi fa sentire a mio agio. Dopo il primo ristoro situato prima del tratto più duro alterno alla corsa alcuni tratti di camminata veloce fino a quando la pendenza si fa più dolce e per poi diventare discesa su un sentiero tecnico anche qui di terra e sassi. Scendo attento, un ragazzo mi passa al doppio della velocità e si avvicina anche Andrea Basoli con cui ci scambiamo qualche parola, ma appena rimettiamo il piede sulla forestale riesco ad aumentare il ritmo e a ricucire il gap dal ragazzo che mi aveva da poco sverniciato. Scendiamo spediti, oggi a differenza dell'altro ieri riesco a correre spingendo bene in discesa senza alcun problema. Finita questa parte si ritorna all'altezza della zona arrivo ma manca ancora qualche chilometro prima di concludere la fatica odierna, ci dirigiamo verso Mazzin su un tratto erboso rasato per l'occasione, corro ancora bene, mi volto e vedo che dietro hanno un discreto svantaggio ma sono sempre lì a circa un centinaio di metri; giro di boa quasi a Pozza su un ponte ce ci fa passare dall'altra parte dell'Avisio e si ritorna sulla forestale per l'ultimo chilometro abbondante.
La stanchezza si fa sentire, mi balena nella testa l'idea di rallentare per gestirmi un attimo anche alla luce delle prossime tappe ma mi viene meglio continuare con una corsa piuttosto reattiva. Affronto l'ultima corta asperità e poi una breve discesa mi porta dopo 58 minuti a tagliare il traguardo in nona posizione.
In classifica generale tolti gli atleti giornalieri di domenica e oggi passo al nono posto guadagnando qualcosina, ma siamo tutti lì in una manciata di minuti, mentre la nostra squadra "A sarà düra... ma arivùma!" per adesso conduce con una ventina di minuti sulla seconda.

Ma attenzione! Il giro è lungo e il tappone difficile, tutto può ancora accadere...

13,0 km 400 D+ in 57'48''
9° classificato.
Le classifiche qui;
foto e comunicati stampa sul sito NewsPower.it

  
Vito conduce le danze...

 Massimo non corre,... vola!

 La simpatica Ana Nanu, sofferente quest'anno, impeganta su una rampa di oggi.
 Domenica, alcuni componenti della nostra squadra "A sarà düra... ma arivùma!"

 Domenica, prima tappa con il Gran Vernel a salutarci.

Un saluto allo Zio Stiv ...

 Ecco come si presentava ieri il passaggio della tappa a 2000 mt. slm.

3 commenti:

Andrea87 ha detto...

Ottima prestazione. Il pensiero mi è rimasto lassù! Ho visto il video della giornata, davvero interessante vedere come a seconda delle caratteristiche del percorso si esaltino le diverse qualità degli atleti. Il marocchino che era in testa oggi alla prima rampa si è letteralmente piantato, venendo velocemente raggiunto dagli "stambecchi" Galliano e Concas. Ovviamente sono attitudini personali ma anche in questo caso l'allenamento è importante! Buon proseguimento!

franchino ha detto...

Grazie Andrea!
Lo svolgimento della tappa è particolare perchè ognuno eccelle in situazioni diverse, salita facile o dura, discesa tecnica o corribile, pianura,... i fattori in campo sono diversi!

andr99 ha detto...

Complimenti Frank!
Con il tuo racconto "a tappe" mi stai facendo virtualmente vivere la gara ed assaporare in parte i magnifici paesaggi. Alla prossima ;)