Chi mi conosce sà che la mia distanza preferita è quela della mezza maratona, se poi alla distanza viene abbinata un'ambientazione di montagna ecco che iscriversi alla StraLivigno diventa quasi un obbligo.
Venerdì sera, dopo un viaggio a dir poco dilatato rispetto ai chilometri da percorrere, arrivo insieme a Costanza nel paese valtellinese. Sabato mattina sgambata pre-gara sulla pista ciclabile che farà parte del percorso e nel pomeriggio passeggiata per il paese che, non me ne vogliano i livignaschi, non ci ha entusiasmato più di tanto: pare un centro commerciale preso e appoggiato su per i monti, di certo non il massimo ma dal resto a Livigno non si va necessariamente per godere della montagna... A seguire un aperitivo veloce con Fathersnake con cui ci diamo appuntamento per la mattina seguente... beh, non ci siamo poi più visti.
Domenica mattina il ritrovo è presso Plaza Placheda, dove nella struttura dell'Apt è insediato il quartier generale della manifestazione, consegna pettorali e iscrizioni, consegna borse, docce e spogliatoi, pasta party e palco premiazioni; il tutto è veramente ben organizzato. La giornata è stupenda, sole e temperatura fresca ma gradevole.
Sacrifico gli ultimi minuti di riscaldamento per posizionarmi bene in griglia, alla partenza infatti si svolta dopo pochi metri sulla destra per affrontare una lunga salita su una strada non larghissima ed è importante non rimanere imbottigliati. Alle dieci, dopo la presentazione dei top-runner, il colpo di pistola. Come ho detto si parte subito in salita, impegnativa ma corribile che ci porta poco prima del secondo chilometro al punto più alto del percorso dov'è posizionato il gran premio della montagna che assegnerà un premio al primo uonmo e donna che vi transiteranno. Si corre per un continuo leggero munta-e-cala fino al quarto chilometro quando inizia la discesa che ci porta al lago, da qui lasciamo lo sterrato e corriamo sull'asfalto della pista ciclabile. Mi trovo a qualche decina di metri dal gruppetto formato da alcuni atleti che corrono insieme alla prima donna, la Iozzia; non conoscendo il percorso se non dal'altimetria pubblicata sul sito e conscio della mia condizione attuale non pronta per la distanza sto un pelo accorto questa prima parte di gara.
Appena messo il piede sul bitume però è più forte di me e inizio ad aumentare il ritmo recuperando una decina di posizioni. Il percorso, dopo questa parte sulla pista ciclabile per lo più in piano, salirà nuovamente nella parte finale di gara e voglio avvantaggiarmi il più possibilesui miei sugli immediati inseguitori per poi provare a difendere la posizione. Su questo tratto mi affianca Costanza che oggi mi segue in bici e mi aggiorna su cosa accade dietro, mi farà compagnia fino al chilometro tredici quando il percorso torna su sterrato e ricomincia a salire.
Si corre per i sentieri tra i boschi, mi sembra di essere ritornato alla Traslaval e godo di questo momento, seppur la fatica incominci a bussare da dietro la spalla. Si scende e si si risale per l'ultima volta, qui la pendenza è un pelo più impegnativa ma riesco comunque a correrla tutta tranne l'ultimo muro, da chilometro verticale, che si presenta a poco più di un chilometro dall'arrivo: saranno si e no una decina di metri ma sul fondo quasi sabbioso non riesco a far fare presa alle scarpe. In questo momento mi sorpassa quel Songini esperto di corsa in montagna che già mi battè nel tappone finale della Traslaval, con lui corro sull'ultimo sentiero prima di lanciarci nella discesa che abbiamo affrontato alla partenza a salire, non riuscirò a ripassarlo e concludo dodicesimo a pochi secondi dallo scoccare dell'ora e ventisette.
Sinceramente fino a poco prima della partenza non sapevo come sarebbe andata questa gara, temevo il percorso e la distanza ma devo dire che sono rimasto sorpreso e soddisfatto delle sensazioni provate, inoltre questa della StraLivigno è una bella manifestazione molto ben organizzata che consiglio a chi voglia provare qualcosa di diverso dal solito.
Le classifiche qui.
Le foto di podisti valtellinesi qui, altre qui.
Domenica mattina il ritrovo è presso Plaza Placheda, dove nella struttura dell'Apt è insediato il quartier generale della manifestazione, consegna pettorali e iscrizioni, consegna borse, docce e spogliatoi, pasta party e palco premiazioni; il tutto è veramente ben organizzato. La giornata è stupenda, sole e temperatura fresca ma gradevole.
Sacrifico gli ultimi minuti di riscaldamento per posizionarmi bene in griglia, alla partenza infatti si svolta dopo pochi metri sulla destra per affrontare una lunga salita su una strada non larghissima ed è importante non rimanere imbottigliati. Alle dieci, dopo la presentazione dei top-runner, il colpo di pistola. Come ho detto si parte subito in salita, impegnativa ma corribile che ci porta poco prima del secondo chilometro al punto più alto del percorso dov'è posizionato il gran premio della montagna che assegnerà un premio al primo uonmo e donna che vi transiteranno. Si corre per un continuo leggero munta-e-cala fino al quarto chilometro quando inizia la discesa che ci porta al lago, da qui lasciamo lo sterrato e corriamo sull'asfalto della pista ciclabile. Mi trovo a qualche decina di metri dal gruppetto formato da alcuni atleti che corrono insieme alla prima donna, la Iozzia; non conoscendo il percorso se non dal'altimetria pubblicata sul sito e conscio della mia condizione attuale non pronta per la distanza sto un pelo accorto questa prima parte di gara.
Appena messo il piede sul bitume però è più forte di me e inizio ad aumentare il ritmo recuperando una decina di posizioni. Il percorso, dopo questa parte sulla pista ciclabile per lo più in piano, salirà nuovamente nella parte finale di gara e voglio avvantaggiarmi il più possibilesui miei sugli immediati inseguitori per poi provare a difendere la posizione. Su questo tratto mi affianca Costanza che oggi mi segue in bici e mi aggiorna su cosa accade dietro, mi farà compagnia fino al chilometro tredici quando il percorso torna su sterrato e ricomincia a salire.
Si corre per i sentieri tra i boschi, mi sembra di essere ritornato alla Traslaval e godo di questo momento, seppur la fatica incominci a bussare da dietro la spalla. Si scende e si si risale per l'ultima volta, qui la pendenza è un pelo più impegnativa ma riesco comunque a correrla tutta tranne l'ultimo muro, da chilometro verticale, che si presenta a poco più di un chilometro dall'arrivo: saranno si e no una decina di metri ma sul fondo quasi sabbioso non riesco a far fare presa alle scarpe. In questo momento mi sorpassa quel Songini esperto di corsa in montagna che già mi battè nel tappone finale della Traslaval, con lui corro sull'ultimo sentiero prima di lanciarci nella discesa che abbiamo affrontato alla partenza a salire, non riuscirò a ripassarlo e concludo dodicesimo a pochi secondi dallo scoccare dell'ora e ventisette.
Sinceramente fino a poco prima della partenza non sapevo come sarebbe andata questa gara, temevo il percorso e la distanza ma devo dire che sono rimasto sorpreso e soddisfatto delle sensazioni provate, inoltre questa della StraLivigno è una bella manifestazione molto ben organizzata che consiglio a chi voglia provare qualcosa di diverso dal solito.
Le classifiche qui.
Le foto di podisti valtellinesi qui, altre qui.
21 commenti:
Sei sempre fortissimo...complimenti.
Direi che è andata bene, no? La temperatura com'era, patito un pelo di caldo o nulla?
Grande Frank,sempre ad altissimo livello...hai usato le Boston?
Un mio amico di Caselle mi ha detto di pubblicizzare questa corsa allora ti allego il link se puoi andare a farla vai e sempre se puoi fai il passaparola.
grazie caro.
http://www.pragefondoe20.com/
Complimenti anche da parte mia: ottima prestazione!
@ Vincenzo: troppo buono..., grazie.
@ Hal: bene dai, al di là del risultato per le sensazioni dentro. Temperatura perfetta, fresca e bssa umidità, eravamo a 1800 slm dal resto.
@ Kikko: grazie mille. Ho usato le Boston sì, C'era troppo asfalto per le XT e anche i sentieri erano belli. Solo poche centinaia di metri più bruttini. La 3 funivie la conosco, ma non fa per me. Giro il link a qualche stambecco amico mio.
@ Beppe: grazie mille!
Ho provato belle sensazione anch'io sia durante i 21 che nel dopo gara.Mi sa che anche nel 2012 ci riprovo.
Ciao e complimenti.
@ Emiliano: bene! Mi sa che ci torno anche io per sfruttare l'iscrizione gratuita che ho vinto...
Rinnovo i complimenti, a maggior ragione perchè, avendola fatta, mi sono reso conto di come fosse impegnativa.Dunque Costanza ti ha seguito in bici, ecco perchè non l'abbiamo vista, stava trecento posizioni più avanti :-)
Grazie father, stavo giusto passando dal tuo blog. Sì abbiamo sfidato gli inflessibili regolamenti fidal e mi ha seguito per alcuni tratti.
sono anni che mi riprometto di correrla, ma ogn volta rimando.
complimenti per la prestazione
Ti ringrazio Nino, ti consiglio di correrla e abbinarci un paio di giorni di weekend!
grandissimo frank!! l'anno prossimo ricordamela che vengo volentieri:-))
SEMPRE GRANDE FRANK!
Hai ragione certi posti incantevoli li rovinano, un vero peccato come Macugnaga da noi!!!
@ Stoppre: ok! ;-)
@ Patty: grazie mille!
Grandissimo come sempre, Franchino !!!
Forza Luppolo!!
bella Frank , come sempre davanti.. ;-)))
posso solo dire che ho rosicato da morire a fare ancora una votla da spettatrice. e anche vedere tutte le squadre di ciclisti e podisti che si allenavano in quota, non è stato facile da digerire, ma il prossimo anno ho intenzione di farmi una settimana intera nei dintorni: talmente tanti km che in partenza alla Stralivigno ci arrivo in barella!
@ Foia: grazie!
@ Guido: forza Rufus!
@ Pimpe: hai voglia,... medaglia d'oro per la doccia e podio al pasta party! :-D
@ Costi: mi piace quando interpreti gli allenamenti sempre con grinta e quella leggera vena sado-masochistica :-D
Deve essere stata molto dura e bella paesaggisticamente parlando. In montagna ti comporti davvero sempre alla grande, che dire: sei stra forte! Un caro saluto anche a Costi!!!!
Grazie Bigo! Dura è stata dura ma anche altrettanto bella. A presto, Costi ricambia i saluti!
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