Le ultime tre gare prima della Vivicittà a cui ho assistito, in veste di fotografo, sono state tre mezze maratone, o maratonine che dir si voglia: Verbania, Sangano e Torino.
Chi mi conosce sa che quella dei
Mi ricordo ancora molto bene la prima mezza che ho corso, nel (lontano) 31 agosto 1997. Colsi l’occasione di una gara che si disputava in Val Corsaglia, con partenza da San Michele Mondovì, poiché il mese dopo sarei partito per il corso da finanziere e avrei per forza di cose dovuto interrompere gli allenamenti. Il percorso era un “và e vieni” in leggerissima salita la prima metà di gara con relativa discesa nella seconda metà. Partii abbastanza accorto, ero alla prima esperienza sulla distanza e credevo di non avere i chilometri necessari nelle gambe. Trovai fortunatamente il trenino giusto, tra cui gli amici Draghi Graziano Giordanengo e Augusto Griseri con cui ancora oggi ho il piacere di correre per la strade cuneesi e non, che mi permise di arrivare bene al giro di boa per poi lanciarmi all’arrivo favorito anche dalla leggera pendenza favorevole. Degli ultimi chilometri all’arrivo in paese ho un ricordo molto appannato, confuso… rammento solo l’emozione che mi cresceva dal cuore per aver corso la mia prima “mezza”. Emozione che è aumentata quando sono riuscito a mettere a fuoco sul display dell’orologio il tempo finale: 1h13’03’’. Mai più avrei pensato di poter correre a 3’30’’ al chilometro. Evidentemente tutti gli allenamenti fatti con Enzo Falco, riportati sulle agende che ancora oggi ogni tanto vado a rileggere, diedero i loro frutti. In quel periodo stavo proprio bene!
Da quando ho ricominciato a correre non sono ancora riuscito ad avvicinarmi a quella prestazione, lo speravo quest’inverno ma sappiamo com’andata. Pazienza.
A breve alcune considerazioni di Enrico Arcelli sulla distanza.
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6 ore fa
4 commenti:
1:13 sulla mezza: capisco l'emozione!
In effetti la mezza è affasciante perchè è una gara dalla caratteristiche ibride e sempre difficile da interpretare ...
menkia... un'ora e tredici...........
paura eeeeeeeee...!!!
L'iportante è che tu ti riprenda bene dagli acciacchi e poi sono sicura che ti toglierai altre soddisfazioni. Il mio polpaccio dopo la corsa di sabato mattina sta bene, come nuovo, ora tocca al piede...ci vuole pazienza!
Da Franchino, sei ancora un giovanotto, hai il tempo di rifarti ;)
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